Molto si è scritto sulle potenzialità dell’iPad in ambito business, nonché delle sue “debolezze”. Nonostante ciò, risulta ancora difficile definire con precisione quanto il prodotto Apple possa effettivamente giovare alla produttività aziendale, vista la moltitudine di differenti realtà lavorative. Dal portale IT Business EDGE, 5 spunti di riflessione per capire quanto questo particolare strumento possa essere integrato all’interno dei singoli flussi di lavoro.
Innanzitutto una riflessione sulla durata della batteria: dai numerosi test effettuati, l’iPad risulta in grado di offrire senza difficoltà sino a 10 ore di autonomia, un risultato decisamente importante che per le piccole e medie aziende si può facilmente tradurre in una intera giornata di lavoro senza la necessità di ulteriori ricariche. In confronto, i computer portatili tradizionali possono normalmente offrire fino a 8 ore di autonomia, richiedendo nella maggior parte dei casi l’acquisto di batterie ad alta capienza.
Inoltre, l’iPad risulta operativo dopo soli pochi secondi dall’accensione, a differenza dei normali laptop che richiedono tempi di avvio decisamente superiori, caratteristica che lo rende particolarmente piacevole da utilizzare. Di contro, il tablet Apple non presenta alcun meccanismo di sicurezza – come ad esempio il Kensington Security Slot – pensato per impedirne il furto nel caso venga esposto in un luogo pubblico.
Altra nota dolente, la mancanza attuale del multitasking. Nonostante risulti comunque possibile passare da un applicativo ad un altro, questi non risultano ottimizzati per un flusso di lavoro armonico e fluido, fattore che può risultare determinante all’interno di alcune realtà lavorative.
Infine, è bene ricordare come l’iPad offra solamente connettività Wi-Fi; le PMI dovrebbero quindi valutare bene efficacia e sicurezza di tale soluzione all’interno del proprio flusso di lavoro, pianificando per bene la propria strategia di migrazione.