Conferma la grande diffusione in Italia dei prodotti Hi-Tech e la propensione verso i cosiddetti New Media l’ultimo Rapporto Eurispes 2013.
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Hi-Tech
Solo il 5,1% degli Italiani non usa il cellulare, che rappresenta ormai il dispositivo tecnologico più diffuso nel nostro Paese. Ampia penetrazione anche per la televisione, con solo il 7,3% che dichiara di non guardarla. Va meno bene alla radio, che un Italiano su 4 non ascolta mai (25,5%), e ai lettori mp3 come l’iPod, che il 64,5% degli intervistati non utilizza.
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Hanno poco seguito anche i videogiochi (70,6% non li usa), i tablet come l’iPad (il 73,2% non ne fa uso) e l’eBook (80,3%).
Quest’ultimo dato conferma la bassa percentuale di vendita degli eBook rispetto al mercato del libro: 0,05% nel 2010 in Italia, contro l’8-10% del mercato USA ed il 2-3% di quello del Regno Unito.
New Media
Relativamente ai mezzi di informazione, cala il numero di persone che si informa tramite carta stampata, con il 37,9% di intervistati che dichiara di non compare mai i quotidiani, il 26,1% che lo fa raramente, il 16,9% qualche volta, l’8,5% spesso e il 10,5% lo fa tutti i giorni.
Cresce invece la percentuale di persone che si affidano ai cosiddetti New Media: solo il 16,5% degli intervistati non legge mai i quotidiani online, il 21,8% spesso e il 22,3% li legge tutti i giorni.
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C’è poi il fenomeno dei blog, con l’11,1% degli intervistati che li consulta quotidianamente. C’è inoltre un 18,1% che si informa ascoltando il giornale radio.
Rimane infine salda la tendenza ad informarsi guardando il telegiornale in televisione: lo fa il 48,1% del campione e il 51,9% utilizza la tv come mezzo principale di informazione. Al secondo posto ci sono i quotidiani online con il 18,1%, poi i blog al 10,9%, il 9,4% i quotidiani cartacei, l’8,1% la radio e l’1,6% la stampa gratuita.
Conclusioni
«I risultati dell’indagine su media e tecnologie dipingono un Paese in parte diviso tra vecchio e nuovo, tra chi sposa rapidamente le nuove modalità di fruizione ed i nuovi strumenti messi a disposizione dal progresso e chi rimane prevalentemente legato alla tradizione. Se pc, Internet e cellulari sono ormai entrati in quasi tutte le case, non si può negare che la televisione, oggetto di tanto allarmismo e tanti elogi funebri, rimane il mezzo più diffuso e popolare», conclude il rapporto Eurispes 2013.