Lo studio Cisco IBSG Horizons analizza il trend BYOD (Bring Your Own Device), ovvero la tendenza a portare sul posto di lavoro i propri dispositivi personali, ponendo in evidenza gli aspetti positivi legati a tale pratica, senza tuttavia dimenticare i rischi per la sicurezza aziendale.
Lo studio mostra come sempre più aziende abbiano accettato o addirittura promosso il BYOD, ottenendo interessanti vantaggi per il business: il 95% degli intervistati ha infatti affermato che la propria organizzazione permette l’utilizzo dei dispositivi di proprietà dei dipendenti sul posto di lavoro.
Entro il 2014 il numero di dispositivi che i dipendenti utilizzano dovrebbe raggiungere una media di 3,3 rispetto a 2,8 del 2012.
Il 76% dei responsabili IT intervistati ha definito la consumerizzazione IT come un fenomeno abbastanza o estremamente positivo, evidenziando la tendenza a considerare il BYOD non solo una moda passeggera.
I principali vantaggi percepiti dal BYOD sono stati una maggiore produttività dei dipendenti (data dalle maggiori opportunità di collaborare) e una maggiore soddisfazione sul lavoro.
Gli impiegati si avvicinano al BYOD perché sono spinti dal desiderio di un maggior controllo sulla propria esperienza lavorativa.
Affinché le aziende possano però ottenere dal BYOD benefici reali in termini di costi e produttività i responsabili IT devono lavorare sulle problematiche relative a sicurezza e supporto tecnico, avere cioè un approccio più olistico, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità, sicurezza, virtualizzazione e gestione delle policy di rete.
Il BYOD porta infatti con sé sfide sul piano della sicurezza e supporto IT, senza dimenticare la richiesta di nuove policy e un approccio diverso al controllo dei dati. Aumenta di conseguenza la virtualizzazione desktop, in grado di garantire accesso alle applicazioni da più sedi e dispositivi, maggiore produttività e minori costi IT.