Il vice presidente di Intel, Anand Chandrasekher, ha annunciato una importante innovazione per la piattaforma mobile Moorestown (chip Atom a 45 nanometri), ora in grado di risparmiare energia ed entrare a pieno titolo nell’ambito delle CPU utilizzabili su sistemi mobili.
Intel ormai sedotto dalle opportunità di mercato della telefonia mobile? Probabile, visto che tale mercato è tra i pochi a registrare trend positivi nonostante crisi finanziarie e recessioni economiche.
Dopo l’allenza con LG in ambito MID e la partership con Nokia per il mobile computing, il focus è oggi più che mai puntato sulle potenzialità delle nuove piattaforme per dispositivi mobili.
Soluzioni come Moorestown, infatti, evidenziano l’interesse del “re dei microprcessori”, che scommette su chip dalle dimensioni ultraridotte e pensati appositamente per sfondare sul mercato cellulari e smartphone.
Secondo le stime, entro il 2015 il mercato della telefonia mobile potrà avere un valore compreso tra 400 e 500 milioni di dollari. Forse anche per questo Intel sta accordiando la roadmap del suo ingresso ufficiale: nel 2010 dovremmo dunque assistere al lancio di Moorestown, mentre nel 2011 arriverà anche Medfield, chip Atom a 32 nanometri.
Su tutto, aleggiano le grandi attese legate all’alleanza con Nokia, per portare a termine lo sviluppo dell’innovativo sistema operativo Moblin basato su una distribuzione Linux.