Il mercato IT italiano ha registrato una flessione nel 2011 destinata a proseguire anche nel 2012, tuttavia è previsto un aumento della spesa in servizi IT cloud e il delinearsi di una “terza piattaforma”, dove tali servizi si affiancano a device mobile e dati aziendali.
E’ quanto emerso all’IDC Cloud Symposium 2012 di Milano.
La contrazione dei budget IT nelle aziende italiane non sta quindi fermando gli investimenti nei progetti cloud; si assiste più che altro ad uno spostamento della spesa IT verso servizi as-a-service, verso ciò che IDC chiama “terza piattaforma”: un insieme di Cloud, Social Media, Mobile e Big Data.
“La terza piattaforma è già arrivata”, ha spiegato nel corso del Cloud Symposium 2012 Matt Eastwood di IDC. «L’esplosione di device mobili e dei dati sta ponendo nuove complesse sfide ai data center aziendali, le cui infrastrutture necessitano di essere adeguate».
Ruolo del Cloud, facilitare questa trasformazione, per ridurre i costi, per modernizzare infrastrutture e processi, per allinearsi velocemente con le esigenze del business e per fornire nuovi servizi mobili, social e analitici.
Le aziende cercano quindi di rispondere sempre più alle parole automazione ed elasticità e stanno così spostando la spesa IT verso progetti di cloud privato, vera rampa di lancio verso di servizi IT as-a-service.
Tra i casi segnalati da IDC: ING, partito da un progetto cloud interno che ha permesso di consolidare 16 data center in 6 e RCS Mediagroup, che da un ambiente IT tradizionale sta facendo evolvere l’architettura interna verso un modello cloud predisponendola all’accesso di servizi privati prima e pubblici in seguito.