CPU Intel Core, semplificazione brand: i3, i5 e i7

di Alessandro Vinciarelli

19 Giugno 2009 11:15

Nel prossimo futuro i processori Intel utilizzeranno un meccanismo di branding più semplice e intuitivo. Ad affiancare gli Intel Core i7 arriveranno i3 e i5

Intel ha intenzione di rivedere il meccanismo di branding relativo alla classificazione dei suoi processori: obiettivo, semplificare la scelta utente e agevolare l’individuazione rapida del prodotto più adatto alle proprie esigenze.

In base alle indicazioni del portavoce Intel Bill Calder nel prossimo futuro assisteremo a una convergenza verso tre brand soltanto, che accoglieranno tutta l’offerta CPU.

Sia in ottica desktop che notebook i processori Core verranno suddivisi in base alle prestazioni e assegnati ad uno tra i marchi Intel Core i3, i5 e i7.

Nello specifico l’attuale Intel Core i7, utilizzato per rappresentare le CPU basate su piattaforma Nehalem, farà riferimento al segmento high-level, mentre con i3 e i5 si identificheranno rispettivamente i segmenti entry-level e mid-level.

In base a questo nuovo orientamento le sigle andranno a individuare il livello performance delle CPU, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. Pertanto la stessa architettura di processori, ad esempio i desktop quad-core Nehalem a 45nm (Lynnfield), potrebbe essere disponibile sia nella versione Core i5 che i7. Per lo stesso principio i dual core Westmere a 32nm (Clarkdale) raggiungerebbero il mercato sia in Core i3 che i5.

Da sottolineare che il logo Centrino potrebbe rapidamente essere dismesso o relegato ad indicare i prodotti WiFi e WiMAX. Allo stesso modo perderebbero significato i brand Core 2 Solo, Core 2 Duo e Core 2 Quad, destinati ad una rapida eliminazione.

A sopravvivere a questo processo di re-branding saranno invece gli Intel Atom, Celeron e Pentium anche se individueranno insiemi di prodotti specifici.

Di certo l’iniziativa è destinata ad un periodo di interregno in cui le varie etichette si sovrapporranno generando maggiore confusione, ma nel giro di pochi mesi – conclude Calder – il processo di evoluzione avrà termine e i clienti potranno accedere ai prodotti in modo semplice e razionale.