Secondo un nuovo studio realizzato da ABI Research, molti dei possessori di iPhone spenderebbero così tanto in applicazioni per il proprio smartphone da equiparare il costo dei dispositivi stessi: il 17% ha speso tra i 100 e i 499 dollari negli ultimi 12 mesi.
Pur avendo uno dei cataloghi più contenuti tra quelli di tutte le altre piattaforme di sviluppo – circa 15.000 applicazioni rispetto alle 85.000 sia di Palm che di RIM – l’App Store ha generato un boom di vendite, che secondo la società di ricerche continuerà a crescere raggiungendo un miliardo di dollari entro il 2010.
A contribuire, anche molte applicazioni professionali che vanno per la maggiore, il cui costo supera di gran lunga le semplici utility, un esempio? iRa Pro che costa 900 dollari.
Il report parla di “Apple App Store effect“, che si è avvertito anche nel resto del settore dei contenuti mobili.
Secondo il CEO di Microsoft Steve Ballmer però, le piattaforme di telefonia mobile controllate da Microsoft e Google avrebbero un potenziale di mercato superiore a quella Apple e annuncia l’intenzione del colosso di Redmond di aprire un proprio Microsoft Store virtuale, per contrastare il successo di vendita al dettaglio di Apple, e il progetto di una nuova interfaccia utente per Windows Mobile 6.5.