La società giapponese, che nel 2005 aveva acquisito PalmSource, ha scelto nuovamente il 3 Gsm World Congress per presentare la sua nuova mossa. Già nella precedente edizione del famoso forum sulle telecomunicazioni era stato annunciato il progetto di un nuovo sistema operativo per dispositivi mobili basato su Linux che avrebbe succeduto il famoso Palm OS.
Il nome in codice all’epoca era ALP (Access Linux Platform) e tale è rimasto in occasione del suo recente debutto ufficiale a Barcellona. L’annuncio arriva a breve distanza dal lancio di 3Windows Mobile 6 che, insieme a Symbian, domina il mercato dei sistemi operativi per palmari e smartphone.
La novità principale di ALP 1.0 è l’utilizzo di tecnologie open source, prime fra tutte il kernel di Linux, ovvero il ‘cuore’ del sistema operativo. La scelta di Access dimostra ancora una volta come l’open source possa giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di prodotti in grado di competere con i big del mercato.
Tuttavia non mancano punti di continuità con Palm OS, primo fra tutti la possibilità di far girare i programmi scritti per il vecchio sistema operativo. Anche l’interfaccia, seppur completamente ridisegnata, mutua diversi elementi dal suo predecessore. Inoltre, sono integrati una Java Virtual Machine che garantisce la compatibilità con le applicazioni J2ME, e il browser NetFront sviluppato dalla stessa Access, che permette di navigare in internet e di utilizzare le applicazioni web based.