In occasione della Oscon 2008 – la Open Source Conference di Portland – l’esecutivo Symbian ha ragionato sulla possibilità di trasformare il sistema operativo mobile in una piattaforma aperta.
John Forsyth, vice presidente della divisione Strategie di società, ha ribadito che Symbian è il sistema operativo per smartphone più utilizzato, con una diffusione di oltre 200 milioni di installazioni su dispositivi mobili.
Tuttavia, nonostante il suo grande successo, la natura proprietaria della piattaforma ne rallenta ancora troppo lo sviluppo, secondo Forsyth.
Se si vuole raggiungere un pubblico ancor più ampio e convincerlo che a piattaforma non possiede alcun punto di failure, allora è necessario che questa sia neutrale.
Si prospetta dunque la possibilità di sviluppare un software gratuito, indipendente e neutrale: poiché oggi ancora non esiste alcuna piattaforma di questo tipo Symbian sarebbe la prima ed unica.
Secondo Forsyth inoltre il passaggio verso l’open source aumenterà l’adozione potenziale della piattaforma in molte aree, vincendo l’attuale diffidenza dei produttori nel dipendere da un singolo fornitore di software.
Ricordiamo che soltanto poche settimane fa Nokia ha annunciato il completamento dell’acquisto di Symbian, promettendo di rivoluzionare il mercato attraverso la Symbian Foundation, che si pone come obiettivo la creazione di un sistema operativo open source per i telefoni.
La fondazione metterà a disposizione un framework, fornendo licenze royalty-free a tutti i membri entro il prossimo anno. Inoltre l’intero codice sorgente verrà probabilmente distribuito con la Eclipse Public License.
La precedente cultura proprietaria potrà creare non pochi problemi durante la transizione, secondo Forsyth, per questo il gruppo Symbian è costantemente alla ricerca di feedback da parte della comunità per sapere come procedere.
La presentazione di Forsyth sembra suggerire che la piattaforma Symbian seguirà le orme del sistema operativo Android di Google. Gli analisti del settore si aspettano addirittura una fusione entro sei mesi. Per il momento però non vi è nulla di ufficiale. Google, Symbian e Nokia hanno rifiutato di commentare la questione.