Previsto entro fine anno il nuovo provvedimento dell’Unione Europea in tema di roaming internazionale: in autunno verrà presentata una proposta legislativa al Parlamento europeo e al Consiglio che farà molto piacere ai professionisti in mobilità e che si trovano spesso a viaggiare all’estero per motivi di lavoro.
Sulla scia dei provvedimenti già adottati in passato per il traffico voce, la UE ha confermato la volontà di imporre uno stop al caro-tariffe e dimezzare i costi che gli operatori impongono agli utenti per l’invio di sms quando si trovano in un Paese diverso da quello di residenza.
Ad avanzare la proposta di provvedimento è stato il commissario europeo alle telecomunicazioni Viviane Reding, forte del suo ben noto obiettivo di stabilire un tetto massimo per le tariffe delle chiamate effettuate in roaming, prevedendo il mantenimento di un limite massimo ai prezzi delle telefonate dall’estero per almeno altri tre anni.
Già lo scorso anno, infatti, il commissario aveva introdotto un limite ai prezzi delle chiamate extra paese di residenza. Un provvedimento che già allora aveva riscosso grande approvazione, divenendo tra i più popolari mai varati da Bruxelles.
Attualmente, la tariffa media di invio di sms quando dall’estero è di circa 30 centesimi di euro, stando a quanto rilevato dalle imprese europee di telecomunicazione.
Già supportata dall’ERG (le autorità europeee competenti in materia), la proposta di provvedimento è affiancata da un’indagine comparativa sullo scenario attuale, che si concluderà dopo l’estate supportando la stesura del provvedimento finale.
Con le nuove direttive UE, ora gli operatori tlc dovranno abbassare le tariffe a 11-15 centesimi, una cifra che secondo Bruxelles permetterebbe loro di recuperare i costi, fornendo al contempo ricavi ragionevoli.