Dopo anni di proiezioni precompetitive, studi sulle potenzialità di business e, parallelamente, sviluppo di terminali mobili e tecnologie contactless a supporto dei servizi, sembra che la chimera si stia trasformando in realtà: anche in Italia, gli utenti mobili potranno presto disporre di un nuovo servizio in grado di trasformare il proprio terminale in uno strumento professionale ancora più completo, abilitato non soltanto alle comunicazioni ma anche alle transazioni mobili.
A rivitalizzare questo settore dovrebbe essere Telecom Italia che, nel corso del Mobile World Congress di Barcellona, ha annunciato entro il 2008 l’arrivo del cellulare-borsellino elettronico. A rendere effettivo il servizio sarà TIM, in collaborazione con partner finanziari e bancari.
In realtà, in questa prima fase non saranno introdotte sul mercato tecnologie di nuova generazione (NFC, Rfid mobile, Felica, ecc.) ma saranno meglio orientate le soluzioni mobili già disponibili: abbinando il proprio numero di telefono al codice di una carta di credito, chiunque potrà effettuare acquisti di varia natura, usufruire di servizi di m-ticketing o m-banking.
I mobile payments saranno resi possibili grazie ad un chip di memoria integrato nella SIM card. A corredo del servizio, Tim offrirà la possibilità di monitorare le proprie transazioni e gestire il proprio mobile wallet direttamente online, tramite area apposita area web.
Inoltre, ogni utente avrà a disposizione una serie di ulteriori servizi via Sms, con numerazioni dedicate e protette, per autorizzare pagamenti o comletare procedure d’acquisto a distanza.
Per il momento si potranno anche creare delle carte virtualizzate da “scaricare” su telefonino: non solo abbonamenti trasporto o carte fedeltà tipo frequent flyer, ma anche vere e proprie carte di credito per effettuare transazioni mobili di medio taglio, anche con terminale aziendale per acquisti d’ufficio.
Entro il 2009, Telecom Italia dovrebbe concludere le sperimentazioni sulla Near Field Communication (NFC), così da lanciare sul mercato anche i sevizi di pagamento contactless, semplicemente accostando il cellulare (dotato di microchip NFC) al POS o altri dispositivi eletronici di supporto (a loro volta abilitati alle comunicazioni senza filo fra terminali).