Una recente ricerca di IDC stima che il mercato globale dei server ha raggiunto un volume d’affari pari a circa 13 miliardi di dollari lo scorso anno. In questo, una quota sempre maggiore è occupata dalle PMI, con al primo posto quelle statunitensi seguite a ruota da europee e asiatiche.
Tuttavia bisogna distinguere tra «due tipi di società: quelle che pianificano i loro investimenti tecnologici a breve tempo e quelle che limitano il proprio orizzonte a soli 6 mesi»: Rajnish Arora, ricercatore di IDC, evidenzia la scarsa lungimiranza di molte imprese, che spesso aggiornano le proprie infrastrutture solo quando sono costrette a farlo da esigenze tecniche o economiche.
Un atteggiamento particolarmente presente nell’adozione di un server, nonostante i numerosi vantaggi che apparati di questo tipo apportano all’attività aziendale: condivisione di risorse, centralizzazione dei sistemi di sicurezza e attualmente anche dei software. Un’infrastruttura così organizzata permetterebbe di rendere i processi più efficienti ed efficaci ma, continua Arora «gli imprenditori non pensano di poter recuperare gli investimenti entro 3 anni, per cui un server è percepito come una spesa piuttosto significativa». La conclusione è che spesso si sceglie di adottare un server solo quando sarebbe più costoso non farlo: «se si continuano ad aggiungere sempre più pc senza un server, l’amministrazione del sistema diventa economicamente sconveniente», come sostiene Terri Pensock di IBM.
Le previsioni di IDC sono comunque positive e parlano di 1 milione di server acquistati dalle PMI di tutto il mondo nel periodo 2005 / 2009. Le più propense si sono dimostrate le aziende dei settori ingegneristici ed elettronici, ma per tutte il vero muro è compiere il primo passo. Nonostante i prodotti disponibili siano scesi anche sotto i 1000 dollari e siano dotati di sistemi operativi più semplici da usare, quando si introduce un server in azienda ci sono dei problemi da affrontare, come ad esempio la configurazione della rete, che potrebbero non presentarsi nel caso di un semplice ampliamento del parco macchine.