Smartphone business Hsdpa: RIM, Apple, HTC o Nokia?

di Alessandra Gualtieri

5 Dicembre 2007 12:00

Entro pochi mesi arriveranno sul mercato i nuovi smartphone ad uso business, ridisegnando lo scenario corrente. Punti di forza: accesso Hsdpa, GPS integrato e schermo touchscreen

A pochi giorni dall’annuncio semi-ufficiale dell’arrivo entro pochi mesi del nuovo iPhone 3G – in grado di supportare reti Umts e probabilmente anche Hsdpa – si intensificano le voci sull’arrivo del suo più diretto concorrente: il Blackberry 9000, risposta business allo smartphone di Apple.

Anche il nuovo touchscreen di RIM sarà un device 3G Hsdpa, dotato di tutte le caratteristiche necessarie a soddisfare le esigenze degli utenti professionali, compreso il navigatore GPS integrato e la connessione Wi-Fi.

Entrambi gli smartphone dovrebbero essere commercializzati entro il primo trimestre 2008. In pratica, si concretizza il testa a testa fra i due colossi con una battaglia che si gioca tutto sul piano della convergenza, della connettività 3G e della funzione touchscreen.

Il terzo competitor è HTC, con la sua famiglia di smartphone business fra cui spiccano il Touch ed il nuovo S730, basato su Windows Mobile 6 e con caratteristiche che lo rendono competitivo anche nei confronti dei terminali Nokia con sistema operativo Symbian, come l’N75 che supporta anch’esso l’Hsdpa. In più, anche per l’ultimo HTC a spiccare è la compatibilità anche con reti Hsdpa oltre che Wi-Fi.

Lo scenario che si delinea all’orizzonte è quindi sempre più chiaro: RIM sarà insidiato nel suo ruolo di leader del segmento smartphone business dalla seconda generazione del device Apple, con un occhio sempre vigile su HTC.

A rivitalizzare ulteriormente il settore potrebbe essere l’arrivo di un nuovo terminale mobile, prodotto da Dell in collaborazione con Quanta Computer: secondo la rivista Forbes si tratterà di un cellulare evoluto dotato di connettività wireless, e GPS integrato. Resta da vedere se sarà in grado di emergere e dar battaglia ai rivali.

Quel che è certo è che il mercato italiano degli smartphone aziendali (+ 60% di crescita nell’ultimo anno) non potrà che beneficiare di tutta questa concorrenza, che si traduce in soluzioni e terminali sempre più sofisticati in grado di offrire un’esperienza business più che soddisfacente.