Disporre di strumenti di business in grado di ottimizzare gli investimenti è importante per le piccole e medie imprese: vincere la ritrosia ed abbandonare approcci conservativi, poco legati al modello di convergenza e multifunzionalità, per le PMI può infatti essere un vantaggio sul fronte economico sul breve periodo, su quello delle performance nel lungo termine.
Sono questi alcune delle considerazioni emerse a margine della presantazione dei dati del secondo rapporto Lexmark sulle PMI realizzata in collaborazione con Ipsos Global. La ricerca ha coinvolto 1.400 aziende di Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Italia, Olanda e Stati Uniti, con l’obiettivo di valutare il grado di utilizzo di tecnologie, servizi e dispositivi di stampa di ultima generazione.
Nostante gli ingenti investimenti in stampanti innovative,la produttività globale non è risultata in aumento e solo il 34% delle PMI (il 32% in Italia) ha dichiarato di utilizzare dispositivi multifunzione per inviare anche fax ed effettuare scansioni.
L’Italia è il paese con il maggior numero di imprese che accedono alla funzione di archiviazione elettronica e digitale (11,5%), ricorrendo nel 28% dei casi alle opzioni di fotocopiatura e nel 16% a quelle di stampa, ma solo nel 12% dei casi alla funzione scanner.
Inoltre, il 63% delle PMI ha intrapreso misure atte a contenere le spese per la gestione documentale, ma solo ricorrendo ad un incremento delle comunicazioni elettroniche (58%) piuttosto che all’ottimizzazione dei workflow operativi (11%).
Il nostro paese di distingue in positivo, l’unico ad aver introdotto in maniera consistente processi strutturati per il document management (37,5%).
In generale, Lexmark suggerisce di svolgere un’analisi di valutazione in azienda, per determinare volumi effettivi della domanda di dispositivi di stampa, spese operative e di manutenzione: solo così si possono ottimizzare processi e servizi, riducendo i costi.
In ultima analisi, nelle PMI a mancare non è la tecnologia ma la cultura della multifunzionalità dei dispositivi. Forse, perchè scarsamente motivate dalla poca pressione competitiva: in effetti, con l’aumentare dei volumi del business dell’azienda, aumenta la propensione ad attuare strategie di controllo documentale.