Secondo l’ultima ricerca Avanade, la joint venture tra Accenture e Microsoft, leader nell’innovazione digitale, commissionata a Vanson Bourne (società indipendente specializzata in ricerche nel mercato tecnologico) sull’innovazione del sistema bancario retail in Italia, la competitività delle banche italiane dipende dall’utilizzo delle tecnologie emergenti.
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Secondo le previsioni di 280 decisori aziendali dell’area IT e digital di organizzazioni bancarie retail e commerciali intervistato in tutto il mondo (160 intervistati provengono da banche europee, 25 delle quali sono italiane e tutti provengono da organizzazioni con fatturato a partire da 100 milioni di dollari e con più di 100 dipendenti) nei prossimi dieci anni, oltre la metà delle banche italiane (56%) minimizzerà l’interazione umana nei servizi di retail a fronte dell’evoluzione del comportamento e delle aspettative della clientela che sta rendendo obsoleti i servizi bancari tradizionali.
Per i decisori IT la competizione sarà dirompente soprattutto da parte delle startup fintech (per il 40% degli intervistati). Ma la minaccia maggiore nel lungo termine alle quote di mercato e alla redditività viene individuata da tutti nell’arrivo di Amazon, Google e Facebook nel settore bancario.
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Intanto il 68% degli intervistati in Italia si sta muovendo per recuperare terreno sui servizi digitali personalizzati e innovativi, in linea con la consapevolezza di quasi totalità (92%) dei decisori IT che per rimanere competitiva la propria organizzazione deve incrementare l’investimento sull’interazione tra banca e clientela prevedendo:
- miglioramenti nella personalizzazione dei servizi al cliente (80%);
- un’esperienza univoca e multicanale (48%);
- la chiusura di alcune o tutte le filiali per puntare in modo decisivo sul digitale (12%).
Tutti gli intervistati (100%) credono che modernizzare i sistemi IT delle loro organizzazioni li aiuterebbe a tenere il passo con i competitor digitali, riducendo i costi operativi e aprendo la strada agli investimenti futuri che consentiranno alla loro organizzazione di ottenere un vantaggio competitivo.
Mauro Meanti, General Manager di Avanade Italy, commenta così i risultati della ricerca:
“Le banche retail europee sono ben consapevoli delle sfide che devono affrontare per tenere il passo con le aspettative dei loro clienti, ma la loro dipendenza da sistemi informatici legacy agisce come un peso che rallenta i loro progressi mentre nuovi operatori, sia piccole fintech che giganti tecnologici affermati, accelerano”.
Oltre al dover allocare velocemente budget su progetti che vadano incontro sempre di più alle esigenze del consumatore digitale, tra le altre priorità strategiche i decisori aziendali IT sostengono infatti la necessità di mantenere sistemi legacy – che rappresentano oltre un quinto (21%) del bilancio IT annuale – rendendo quasi impossibile investire direttamente in tecnologie capaci di dare un forte impulso in avanti al business.
Monica Vetró, FSI Lead di Avanade Italy, aggiunge:
“Le banche devono superare il loro vecchio modo di fare business e investire in tecnologie che consentano al loro personale di offrire un servizio personalizzato puntando a una soluzione di continuità multicanale. La modernizzazione dell’IT deve essere per le banche la base dalla quale partire per salvaguardare il loro futuro. La maggior parte degli intervistati riconosce che, per effettuare un cambiamento decisivo, avranno bisogno di sostegno di partner tecnologici”.
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E per investire con successo nel digitale Avanade raccomanda alle aziende del settore bancario un approccio a tre passi:
- Modernizzare i sistemi IT proprietari – indirizzando le sfide sui sistemi legacy attraverso la modernizzazione degli applicativi e valutando un passaggio al cloud, per consentire alle banche di raggiungere l’agilità richiesta per estendere le potenzialità del personale;
- Ottimizzare l’operatività – tagliando i costi operativi, implementando funzionalità di machine learning, modelli predittivi e robotic process automation (RPA), investendo in strumenti che migliorino l’efficienza del personale e offrano un miglior servizio al cliente;
- Re-immaginare la customer experience – creando esperienze digitali personalizzate, tempestive ed economicamente vantaggiose, fondate sull’analisi dei big data.