I big player del settore sono tutti d’accordo nell’indicare il SAAS (Software As A Service) come fattore decisivo per l’evoluzione dei dispositivi mobili.
Riuniti all’ARM Developers Conference, appena conclusasi a Santa Clara, i maggiori esperti del mondo hanno espresso opinioni contrastanti sul futuro degli handheld, evidenziando anzitutto la confusione dei produttori stessi: «funziona come per la teoria di Darwin, non sappiamo cosa vogliono le persone, immettiamo i prodotti sul mercato e vediamo cosa succede».
La rivelazione è di Tony Milbourn di Motorola, che ha sintetizzato quello che sembra essere un sentimento comune nel mercato dei dispositivi mobili, in pieno boom e per questo governato da dinamiche ancora poco definite. Tra i vari protagonisti presenti all’evento, infatti, si sono levate voci contrastanti.
Secondo alcuni, il futuro sviluppo di smartphone e palmari dipenderà da componenti hardware e dalle batterie prima di tutto: chi lavora con un handheld vuole anzitutto che abbia un’autonomia soddisfacente. Lo stesso dicasi delle prestazioni, con modelli che andranno a posizionarsi a metà strada tra gli attuali smartphone e i poco fortunati UMPC (Ultra Mobile PC). Per altri esperti, invece, tutto dipenderà dalla disponibilità di banda, che condizionerà la navigazione wireless.
Tuttavia, su un punto è sembrato esserci un sostanziale accordo: il ruolo cruciale nella diffusione dei dispositivi mobili sarà ricoperto dal SAAS. Tra i sostenitori di quest’opinone c’è lo stesso Milbourn: secondo il direttore di Motorola le applicazioni web-based rappresentano la soluzione ideale all’attuale frammentazione che caratterizza i sistemi operativi degli smartphone. Spostando tutto sul web, saranno risolti alla radice i problemi di compatibilità.
Dello stesso avviso anche John Lilly di Mozilla Foundation, che ha sottolineato i numerosi investimenti che la sua società sta compiendo per potenziare il browser Firefox per offrire un’interfaccia utente più semplice e potente. Del resto, l’importanza dell’interfaccia è emersa con forza in seguito al lancio dell’Apple iPhone, il cui successo è dovuto anche all’innovativo sistema di controllo.