Le stampanti laser dannose come le sigarette. A lanciare l’allarme sono i ricercatori della Queensland University of Technology, che hanno condotto una serie di test su diversi modelli di stampanti da ufficio.
Gli esiti, secondo gli scienziati australiani, sono inequivocabili e attribuiscono ai toner delle stampanti un effetto nocivo che potrebbe causare vari disturbi respiratori a chi lavora nello stesso ambiente.
Lo studio è stato condotto in un ufficio “open space”, dove sono state testate 60 stampanti. A seguito del loro utilizzo, è stato rilevato un notevole innalzamento di micro-particelle nell’aria che, una volta analizzate, si sono rivelate dello stesso materiale dei toner.
La dimensione delle particelle è tale da permetterle di infiltrarsi nei polmoni, esattamente come il fumo delle sigarette. E, proprio come queste, sarebbero in grado di originare problemi all’apparato respiratorio di varia entità: da una semplice irritazione a più preoccupanti disturbi cronici.
I ricercatori hanno anche dimostrato la diretta correlazione tra l’utilizzo delle stampanti e la presenza di queste particelle. Nonostante l’ambiente relativamente aperto in cui sono stati condotti i test, il livello delle particelle ha subìto un innalzamento medio del 500% durante l’orario lavorativo. I picchi si sono registrati in concomitanza con stampe particolarmente elaborate, che richiedevano una maggior quantità di toner, oppure quando questi erano stati appena sostituiti.
Gli scienziati australiani hanno subito provveduto ad avvisare le istituzioni affinché vengano effettuati controlli regolari ed approfonditi sulle stampanti in uso negli uffici. Per le imprese, invece, il consiglio è quello di adoperare le stampanti in ambienti ben ventilati.