DIG.Eat: cosa serve alle PMI per innovare

di Francesca Vinciarelli

21 Ottobre 2015 10:05

Spunti di riflessione a margine di DIG.Eat 2015, evento annuale sulla digitalizzazione delle imprese: investimenti, formazione ma anche interventi concreti del Governo.

Si è tenuta nei giorni scorsi a Roma DIG.Eat 2015, evento annuale gratuito promosso da ANORC (Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione Digitale) e dedicato ai temi della digitalizzazione e alla diffusione di best practice nella promozione di processi digitali in grado di creare vantaggi economici e semplificazioni, sia per le imprese sia per la PA. Giunto all’ottava edizione, DIG.Eat ha offerto anche quest’anno numerosi spunti di riflessione a partire dal messaggio che per innovare bisogna investire e formare nuove competenze, ma è anche necessario che il Governo realizzi interventi concreti con investimenti economici, una normativa più snella e molto know how.

=> Digitalizzazione e innovazione: DIG.Eat 2015

Digitalizzazione: cosa serve

Dal confronto tra imprese e PA nelle cinque tavole rotonde della manifestazione è emerso un concetto piuttosto chiaro: la digitalizzazione a costo zero non esiste. Per adeguare processi e competenze alla nuove esigenze sono necessari:

  • investimenti governativi;
  • normativa di settore semplificata e più omogenea;
  • regime sanzionatorio per le PA che non si adeguano alla normativa digitale. Tanto per fare un esempio, secondo i dati raccolti da ANORC sui siti web istituzionali della PA per verificare lo stato di attuazione delle norme che disciplinano le modalità di pubblicazione online di dati e documenti pubblici, nonché il livello di usabilità dei servizi offerti ai cittadini tramite il sito web istituzionale tra 20 Comuni capoluogo di Regione e 20 Comuni selezionati in base al numero maggiore di residenti, la situazione è piuttosto desolante, con piani di informatizzazione e manuali di gestione spesso assenti e atti pubblicati nell’albo online con formati di frequente non conformi alla norma.;
  • la governance digitale va centralizzata rafforzando il ruolo e i poteri di AgID;
  • gestione corretta di dati e documenti con l’obiettivo di migliorare la trasparenza a favore de;
  • innovare è impossibile se non vengono formate adeguate competenze e professionalità che possano occuparsi correttamente di questiprocessi.

Coalizione ANORC

L’evento è stato inoltre occasione per ANORC per annunciare la nascita della coalizione nazionale ANORC dei conservatori accreditati allo scopo di mettere in atto azioni concrete per salvaguardare il mercato comune, alimentare una concorrenza leale, chiedere la presenza di regole certe per tutti e la garanzia del loro rispetto. Della coalizione fanno parte i 23 conservatori associati ad ANORC e AIFAG che hanno ricevuto l’accreditamento da parte di AgID.

DIG.Eat 2016

Il prossimo DIG.Eat, che si terrà a Milano nella primavera del 2016: un’edizione che si preannuncia maggiormente orientata al mercato e alle sue esigenze.