Anche Intel condivide la vision secondo cui la strada della competitività aziendale è oggi tracciata sulla Nuvola di Internet: che si tratti di cloud pubbliche, private o delle più gettonate cloud ibride. I vantaggi vanno dall’ottimizzazione degli investimenti a un’erogazione più immediata e flessibile dei servizi, passando per soglie superiori di sicurezza e continuità di business. Tutto questo, però, passa da un parco macchine con un cuore di silicio, che in altre parole integrano processori capaci di fornire l’intelligenza necessaria per gestire processi complessi.
Il contributo di Intel all’ecosistema Cloud è quello di supportare anche le PMI, impegnate in un percorso di crescita e sviluppo, nel passaggio alla nuova tecnologia.
Tecnologie per PMI
Un primo passo verso la crescita nella competitività delle PMI passa attraverso la virtualizzazione, ormai uscita dalla fase pioneristica, in grado di contribuire in modo determinante al processo di consolidamento dei server. Importante corollario della virtualizzazione è proprio il Cloud Computing, di fatto nuova modalità di distribuzione dell’IT grazie alla quale piattaforme, infrastrutture e software possono essere fruiti come servizi on demand.
Naturalmente, la capacità computazionale delle macchine conserva un ruolo determinante per gestire applicazioni mission critical, con un’efficienza sicuramente accompagnata da sicurezza e compliance. Un ruolo altrettanto determinante è quello della connessione a Internet: semplice, intuitiva e sempre disponibile per ogni dispositivo di produttività personale. Per finire, l’ultimo tema di grande attualità per Intel è quello dell’efficienza energetica, non solo per portare a un risparmio economico non indifferente, ma anche per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Ed è proprio su fattori di prestazioni, sicurezza, velocità di connessione e gestione avanzata del risparmio energetico, che Intel gioca un ruolo determinante nello scenario attuale del mercato con la nuova famiglia di processori Intel Core vPro di seconda generazione, che trova posto sui notebook, desktop e workstation in procinto di essere messi in commercio.
Produttività
Insieme alla tecnologia Intel Turbo Boost 2.0 – che accelera la frequenza del processore oltre quella nominale solo quando serve, analizzando al tempo stesso la temperatura e il consumo energetico – troviamo la novità più rilevante, un motore di grafico innovativo. Questo, grazie a un’architettura definita “ad anello”, condivide con i core del processore risorse quali la cache, incrementando così le prestazioni grafiche e di elaborazione con un minor dispendio di energia.
Una maggiore produttività passa però anche attraverso una comunicazione più veloce e di qualità superiore con clienti e fornitori. Per questo Intel ha sviluppato le tecnologie Intel HD e Intel AVX (Advanced Vector Extensions) per migliorare le prestazioni a elaborazione intensiva, come la manipolazione delle immagini, l’elaborazione audio/video o la modellazione e l’analisi 3D. Un’altra funzionalità innovativa è Intel Quick Sync, un’accelerazione hardware che contribuisce a ridurre i tempi di attesa durante l’editing e la condivisione di video.
Intel ha quantificato i vantaggi che derivano dall ‘ adozione di queste piattaforme: una riduzione del 36% dei tempi di downtime dei pc e server aziendali; velocizzazione delle applicazioni sino al 60%; addirittura fino al 300% nella crittografia dei dati.
Sicurezza
Quest’ultimo tema è di particolare attualità, per la crescita di dispositivi mobile – notebook, netbook, tablet, smartphone – come strumenti preferiti per la produttività aziendale. Qui si parla di attacchi di cyber criminali a siti aziendali e a piattaforme per la condivisione, fughe di dati dall’interno, smarrimento e/o furto di device mobile, senza contare che chi decide di sposare il paradigma del Cloud vuole che anche sulla Nuvola i propri dati siano al sicuro e in regola con le normative vigenti.
Anche per la sicurezza Intel viene in aiuto delle PMI con le tecnologie integrate nei processori Core vPro di seconda generazione. Si parte con Intel Anti-Theft 3.0, che attiva meccanismi di protezione a livello hardware, avviabili sia localmente sia da remoto, e che permangono anche se si reinstalla il sistema operativo o si sostituisce il disco rigido, per esempio, di un notebook perso e/o rubato. Una funzionalità specifica, chiamata Local Beacon, permette addirittura di localizzare un dispositivo attraverso la tecnologia GPS (disponibile su macchine con integrano specifici moduli 3G).
Un’altra novità è Intel Identity Protection Technology, tecnologia creata per contrastare gli attacchi di phishing che mirano ad accedere a siti sensibili, quali di e-commerce, e-banking, ecc. Intel IPT genera una nuova password numerica a sei cifre ogni 30 secondi, consentendo esclusivamente gli accessi riservati.
Intel AES-NI invece velocizza le operazioni di crittografia e de-crittografia dei dati sino al 400% rispetto a macchine con processori di tre anni fa. Non ultimo, la collaborazione tra Intel e McAfee, brand da poco acquisito, ha prodotto DeepSAFE, una tecnologia che vedrà la luce l’anno prossimo, per sviluppare prodotti di sicurezza cosiddetti “hardware-assisted”. Questa soluzione si colloca sotto il sistema operativo, con tecnologie di protezione proattive per il contrasto di minacce avanzate e malware sin dall’accensione della macchina.