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Digitalizzazione PMI, Laboratorio Microsoft a Roma

di Andrea Barbieri Carones

Pubblicato 18 Aprile 2014
Aggiornato 18 Luglio 2014 19:14

Dopo Milano, Bari, Napoli e Torino Microsoft apre a Roma un Laboratorio di Esperienza Digitale, per formare imprese e giovani e traghettarli verso la digitalizzazione.

Microsoft Italia ha inaugurato anche a Roma un Laboratorio di Esperienza Digitale per la formazione digitale di PMI, Professionisti e giovani e cuore dell’iniziativa “Digitale per crescere”, tramite cui favorire la diffusione della tecnologia tra le piccole imprese, incentivare l’internazionalizzazione e creare occupazione.

=> Scopri il progetto “Digitali per crescere”

Il LED di Roma – aperto fisicamente all’interno dell’Università La Sapienza in collaborazione con il rettorato – segue quelli già inaugurati offrendo formazione gratuita in ambito tecnologico, con particolare attenzione a temi del Cloud e Mobility. Spiega Carlo Purassanta, CEO di Microsoft Italia:

«I LED aperti nelle altre città hanno raggiunto già 600.000 piccole e medie imprese, formandone più di 4.500. Grazie al portale www.digitalepercrescere.it sono stati raggiunti 180.000 utenti unici mentre gli eventi di lancio hanno interessato circa 2.000 persone.La nostra collaborazione con questo ateneo ci permetterà di raggiungere imprese, studenti e professionisti dell’Italia centrale e del Lazio in particolare, aiutandoli a cogliere le opportunità di business derivanti dalle nuove tecnologie, in modo da fornire spunti per nuove azioni o per la creazione di nuove aziende».

=> Laboratori di Esperienza Digitale

LED Microsoft

I LED hanno anche permesso di condividere con i partecipanti circa 30 casi di successo imprenditoriale derivanti dall’adozione delle alte tecnologie. I dati resi noti da Microsoft indicano inoltre che da ottobre a oggi – ossia da quando è partito il progetto “Digitali per crescere” – l’iniziativa ha permesso di mettere in atto circa 1.800 progetti di varia natura, molti dei quali contribuiranno a rendere più competitivo il Paese e a creare nuovi posti di lavoro.

Ma come possono le PMI italiane fare quel salto di qualità verso la digitalizzazione?

«Il mio consiglio è che assumano un giovane laureando o laureato e dargli una sorta di carta bianca per creare qualche cosa di buono dalle nuove tecnologie»

In effetti le potenzialità non mancano, visto che nel Paese ci sono 3 milioni di pc, 7 milioni di tablet e ben 16 milioni di smartphone. Quasi un record mondiale. Eppure tali strumenti non vengono utilizzati in pieno, come spiega Mario Fiumara, deputy regional manager per il centro Italia di UniCredit, che insieme a Unioncamere, Poste Italiane e Intel ha sostenuto l’iniziativa:

«Ritengo che le PMI abbiano ancora molta strada da percorrere per la digitalizzazione e per ricoprire il gap con i Paesi del nord Europa. Attenzione, però: il nostro deficit è culturale e non strutturale dato che come accesso alla rete non siamo molto distanti dagli altri Stati».

Secondo i dati ufficiali, in Italia l’incidenza dell’economia digitale sul PIL è dell’1,7% contro il 3,1% della Francia, il 3,8% degli Stati Uniti e il 5,4% del Regno Unito.