Le tendenze tecnologiche odierne stanno modificando il modo di fare business, sia dal punto di vista aziendale che della forza lavoro. Connettività always-on, utilizzo esteso della tecnologia consumer, CIO sotto pressione e una crescente domanda IT stanno alterando il modo in cui i dipendenti lavorano e le imprese operano. Secondo la Strategic Planning Assumption di Gartner, il 40% o più delle attività lavorative sarà “non-routine” entro il 2015 (+25% dal 2010 [1]). Non riconoscere e comprendere questi cambiamenti conduce a maggiori rischi di sicurezza, ma anche a opportunità di crescita perdute per le imprese.
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Forza lavoro in evoluzione
Man mano che il confine tra lavoro e vita privata si sfuma sempre più, meno dei 2/3 dei dipendenti pensa di poter completare i propri compiti nel tradizionale orario 9-18 [2]. Una connettività costante, molteplici stakeholder e domande di business globali stanno conducendo a una mentalità “always-on”, modificando il modo di lavorare e ridefinendo il concetto di “business as usual”. Il dipendente moderno si aspetta di essere misurato e gestito in base all’output effettivo e non a seconda delle ore trascorse dietro alla scrivania [3], il che indica uno spostamento significativo verso un modello di lavoro flessibile. Alcune ricerche [4] confermano inoltre che c’è una correlazione positiva tra questo modello e lo stato d’animo del dipendente.
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Per soddisfare le richieste di business e ridurre al minimo il tempo perso per via di tecnologia non adeguata, il personale non solo necessita ma esige dispositivi in grado di operare sempre e ovunque. Al tempo stesso, la crescita della tecnologia consumer e la proliferazione di dispositivi “smart” hanno trasformato i dipendenti in utenti tecnologicamente capaci con elevate aspettative per quanto riguarda la tecnologia e i dispositivi che utilizzano in ambito lavorativo. Se le aziende non sono in grado di fornire i device adatti e le applicazioni più adeguate ai propri dipendenti, la stragrande maggioranza di essi utilizzerà i propri dispositivi personali e una tecnologia non sicura per svolgere il proprio lavoro.
Per i CIO significa che fornire al personale gli strumenti giusti è indispensabile per una forza lavoro produttiva, essenziale per la salute e la crescita futura dell’azienda. La tecnologia deve abilitare i dipendenti a lavorare in modo più efficace: diverse ricerche [5] hanno dimostrato che – se le aziende non agiscono in tal senso – gli individui risolvono la questione personalmente.
Comprendere il rischio
Le recenti condizioni economiche e le crescenti pressioni sui CIO hanno portato diverse imprese ad adottare un approccio ‘wait and see’ alla gestione della forza lavoro e delle relative richieste tecnologiche. Il tentativo di focalizzarsi sulle problematiche a breve termine e ignorare quelle di lungo periodo potrebbe però essere molto rischioso. La mancata gestione di dispositivi consumer, di nuove piattaforme e servizi sul posto di lavoro fa sì che le aziende rischino la perdita di dati, ma anche di aprirsi a significative minacce di sicurezza. Infatti, il 50% delle aziende dotate di una policy BYOD hanno ammesso perdite di dati [6].
Dal BYOD al CYOD come cambia la sicurezza in azienda
Egualmente negative sono policy IT inflessibili e rigide che incoraggiano i dipendenti a cercare alternative meno sicure per evitare le difficoltà poste dalla struttura. In un recente studio di Fortinet[7], 1/3 dei dipendenti ha ammesso di aver infranto o di essere stato pronto a infrangere le policy aziendali legate all’uso di device personali se tale regola rappresenta una forma inefficace di protezione.Esiste anche un notevole rischio di capitale umano per quelle imprese che sottostimano la desiderabilità di determinati dispositivi e per quelle che non offrono ai propri dipendenti scelte tecnologiche efficienti ed eleganti. Oltre a inibire la produttività, la ricerca conferma che scarsa qualità di tecnologia e servizi possono danneggiare seriamente la motivazione e lo stato d’animo del personale. Esistono inoltre dati che indicano che potenziali dipendenti valuteranno anche le opzioni tecnologiche in fase di analisi di un’offerta di lavoro e tenderanno a evitare imprese considerate dei ‘dinosauri’ [8]. Il messaggio alle aziende è chiaro: comprendere le esigenze di tecnologia della forza lavoro è fondamentale per la crescita a lungo termine dell’azienda. Invece di ignorare questi trend e sviluppi, le imprese hanno la possibilità di abbracciarle e di capitalizzare sui vantaggi che assicurano.
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Scegliere la soluzione giusta
Come? Non esiste una soluzione ‘one size fits all’. Le policy IT e la scelta dei dipendenti in termini di esigenze tecnologiche devono essere gestite all’interno di parametri precisi specificati dall’organizzazione per ottenere efficienza e crescita e, al tempo stesso, per proteggere gli asset. Per esempio, le imprese potrebbero considerare una policy Bring Your Own Device (BYOD) se possono investire in soluzioni di sicurezza e in prodotti di mobile device management. Un’altra opzione è quella di investire in diverse piattaforme di dispositivi, quali tablet e ultrabook, facili da gestire e da rendere sicuri e che possono essere forniti ai dipendenti in base alle preferenze o al ruolo ricoperto.
Offrendo ai dipendenti gli strumenti giusti, le aziende incoraggiano una maggiore produttività che si traduce in più elevati profitti, e in tassi più alti di staff retention e reclutamento. La nuova generazione di dispositivi enterprise grade combina la desiderabilità dei device consumer con la sicurezza e la gestibilità dell’hardware aziendale e, così facendo, soddisfa le esigenze del dipendente e del CIO. Il messaggio diretto alle aziende è quello di non nascondere la testa nella sabbia: l’impatto dei trend tecnologi odierni si sente e, se ignorato, può portare a effetti disastrosi.
Articolo a cura di Marco Bossi, Marketing Manager CSME Sud Europa, Dell.