Microsoft guida le PMI verso la Digitalizzazione grazie ad un ecosistema IT sempre più completo e orientato al Cloud, già implementato dal 44% delle piccole e medie imprese italiane (dati Ipsos Mori), consapevoli del suo potenziale in ottica di competitività. A traghettarle verso la Nuvola informatica è Vincenzo Esposito, da giugno direttore della Divisione PMI di Microsoft Italia.
Digitali per crescere
L’offerta commerciale di Microsoft per il Cloud nelle PMI si basa sui prodotti e servizi in abbonamento Office 365 (storage, collaboration, social enterprise, posta elettronica…) e Windows Azure (soluzioni integrate per la mobility), soluzioni di punta di un ricco ecosistema, veicolato da una fitta rete di partner come Postecom. Per saperne di più sulle nuove tecnologie, Microsoft ha lanciato anche un progetto di formazione, “Digitali per crescere“, d’intesa con Unioncamere: una piattaforma che offre supporto alle PMI che vogliono investire nel Digitale, con un programma di eventi dedicati a Torino, Napoli, Roma, Bari, Padova, Bologna e Milano (e ulteriori tappe nel 2014).Un modo in più per conoscere le nuove opportunità del’IT Business, soprattutto in chiave Cloud. Tanto più che scegliere le soluzioni più adatte è difficile in assenza di un Responsabile IT (assente nel 42% delle PMI): in azienda è in genere un senior manager o lo stesso imprenditore a dover decidere. In questo senso, il Cloud provider è «fondamentale per identificare i servizi a valore e cogliere le opportunità del Cloud Computing».
Lo stato del Cloud
La diffusione del Cloud Computing nelle PMI italiane è oggi in linea con la media europea (45%). I servizi più diffusi sono la posta elettronica (67%), la condivisione di documenti (50%), l’archiviazione di dati/back up (37%), la messaggistica istantanea (31%). Nei prossimi 12 mesi, il 29% delle piccole aziende dichiara di voler investire più budget IT nel Cloud, soprattutto tra quelle che lo hanno già sperimentato. Ed in Italia la metà è convinta del suo ruolo strategico per lo sviluppo economico (un terzo in Europa occidentale). Le resistenze si rilevano sul fronte protezione dati (63%) e sicurezza (60%), che al contempo è anche uno dei plus riconosciuti dalle aziende che lo hanno adottato (75%).
Trend
Focus primario sul BYOD: nelle PMI che utilizzano il Cloud, il 43% dei dipendenti vorrebbe usare il proprio smartphone o tablet in azienda, percentuale che scende al 27% nelle imprese che non hanno alcun servizio sulla Nuvola. Segue la Mobility: il lavoro da remoto non è molto diffuso (nel 23% dei casi meno del 10% della forza lavoro è attiva in mobilità) e soltanto nel 10% delle piccole aziende si riscontra una forza lavoro per oltre il 50% operativa a distanza e che viaggia almeno quattro o cinque giorni al mese. Nelle aziende che utilizzano il Cloud, il lavoro da remoto è invece più diffuso e anche considerato più strategico.