Samsung sta vivendo e accompagnando il fenomeno della Mobile Economy in azienda, con dispositivi che trasformano i processi di lavoro eliminando la carta e sfruttando la tecnologie biometriche da poco regolamentate nel nostro ordinamento, con soluzioni per fronteggiare il BYOD in azienda in piena sicurezza, con API capaci di far fruttare al massimo le applicazioni business dei partner, con il supporto allo sviluppo di servizi Mobile da parte delle imprese clienti.
Dispositivi Samsung
«Tutte le aziende italiane hanno almeno un prodotto Samsung e, con i nostri prodotti, le PMI stanno apprezzando i vantaggi dei dispositivi mobili, dentro e fuori ufficio», dice a PMI.it Antonio Bosio, Products & Solutions director di Samsung Electronics Italia, a cui abbiamo chiesto, in base all’esperienza Samsung, quali sono le nuove tendenze tra le PMI nell’uso dei dispositivi mobili.«Certo è importante il Bring Your Own Device (BYOD): negli Usa c’è già da tempo ma ora comincia a vedersi in Italia. I dipendenti chiedono all’azienda di usare dispositivi per scopi sia personali sia professionali. Questa è una problematica nuova per le aziende, che ora si chiedono come controllare un dispositivo mobile utilizzato in modo ibrido. Samsung da tempo ha deciso di interessarsi anche al mercato Business, dove crediamo di poter fare la nostra parte. Così abbiamo lanciato la soluzione Knox, che crea nel dispositivo una partizione molto profonda, anche a livello hardware, tra spazi personali e spazi aziendali. E’ come avere due dispositivi in uno… L’ambiente professionale nel dispositivo è sicuro, come un container, protetto e gestito dall’azienda. Knox è ben noto agli addetti ai lavori ma ora è arrivato a maturità commerciale. L’obiettivo è coprire tutti gli smartphone e tablet. Stiamo per definire il modello di business, cioè il licensing. Nei prossimi giorni annunceremo i modelli economici: l’azienda pagherà un piccolo canone compreso in quello della piattaforma di Mobile Device Management. Per le aziende sarà facile abilitare questo servizio».
Applicazioni
Come state lavorando con le aziende italiane per cavalcare il boom del Mobile?
«Per prima cosa forniamo tecnologia per uso interno all’azienda, da parte di impiegati, agenti di commercio. Lavoriamo per integrare i nostri prodotti anche con la più complessa piattaforma IT, grazie a partnership con vendor di soluzioni orizzontali come Cisco, Microsoft e Juniper. Quando hai dispositivo un Android devi installare un client – che per semplicità chiameremo VPN – per il collegamento sicuro con gli applicativi aziendali. Noi facciamo in modo che i nostri prodotti supportino nativamente questi client. Rendiamo disponibili punti di contatto con il nostro prodotto (API) solo a questi partner, che a loro volta modificano i propri prodotti per utilizzare le nostre API. Il risultato è che le loro applicazioni si accorgono, nell’installazione, che si tratta di un prodotto Samsung e ne sfruttano le API disponibili, così funzionano al meglio. Significa che nel Mobile Device Management le aziende possono gestire di più e meglio i nostri dispositivi rispetto ad altri: abbiamo mille diverse di opzioni di configurazione sui nostri prodotti, mentre su altri ne hai meno di 50. Puoi fare un remote wipe in modo mirato, una configurazione più profonda del client di posta e una migliore gestione delle situazioni anomale (come le assenze di copertura)».
Firma elettronica
Mentre sul versante Biometria, cosa offrite alle ad aziende e PMI?
«Samsung è in grado di offrire la firma biometrica su schermo touch (leggi il nuovo Regolamento su Firma elettronica e digitale). I nostri prodotti riconoscono i parametri necessari (tra cui la pressione), per avere una firma biometrica equipollente a quella cartacea, offrendo con la gamma Galaxy Note grandi vantaggi a quelle aziende che devono gestire documenti cartacei in mobilità, ma anche ai promotori finanziari, che prima dovevano stampare il prospetto con la propria stampante e portarlo a casa del cliente per fargli firmare un ordine da tenere in forma cartacea, mentre adesso possono mostrare e far firmare il tutto in digitale e l’ordine viene messo subito in sistema. Idem i manutentori di un elettrodomestico, per la firma del documento che attesta il lavoro svolto, mentre i corrieri si fanno firmare il documento di consegna merce con il Galaxy Note, così come i fornitori che effettuano consegne presso punti vendita retail. Sono tutti esempi reali di nostri clienti. E i vantaggi da loro riportati sono numerosi: con la firma biometrica il dato viene convertito in tempo reale in informazione disponibile presso la casa madre, sui server aziendali. In ambito finanziario vediamo la riduzione quasi a zero dei tempi che intercorrono tra la presa d’ordine e l’effettivo acquisto del prodotto mentre prima servivano giorni. I manutentori vengono e si accorgono di aver bisogno di ricambi? Possono effettuare gli ordini in tempo reale o se li hanno con sé possono smarcarli subito dal sistema, così da essere riordinati immediatamente. In generale, il lavoro è più efficiente e si riduce il tempo di gestione dei documenti cartacei, che prima venivano comunque digitati da qualcuno su un terminale, oltre al margine di errore umano nel processo di digitalizzazione. Infine, con i nostri sistemi, i documenti ricevono tag con metadati che ne permettono la reperibilità immediata in archivio, mentre cercare a posteriori un documento cartaceo costa fino a 90 euro, secondo alcune stime».
Servizi e Accessori
«A seguire, aiutiamo le aziende a sviluppare servizi per i nostri dispositivi. Tutte le banche italiane lo stanno facendo in questo momento, in modo che anche gli utenti meno esperti possano utilizzare il proprio conto in mobilità. Questo è importante in Italia, dove ci sono molti smartphone ma poca cultura informatica. Lavoriamo infine sugli accessori, in modo che siano utili anche in ambito professionale: siamo in grado di equipaggiare i prodotti con custodie protettive per l’uso in ambienti difficili. Per esempio abbiamo clienti in fabbriche che lavorano il metallo o il cemento, cioè dove l’aria è pregna di particelle che potrebbero entrare nei prodotti».