Mentre cominciano a placarsi i clamori per l’evento tecnologico più importante degli ultimi tempi, possiamo già guardare avanti e chiederci come l’accordo Nokia-Microsoft cambierà la vita delle aziende e in particolare alle PMI. Abbiamo girato la domanda a tre massimi esperti del settore, Francisco Jeronimo di IDC, Carolina Milanesi di Gartner e Andrea Rangone del Politecnico di Milano. Con qualche differenza, l’opinione comune è che un impatto potrebbe esserci nel lungo periodo, quando vedremo una maggiore integrazione di device e servizi business frutto dell’acquisizione, un po’ come sta succedendo, molto lentamente, dopo quella di Skype da parte di Microsoft.
Offerta integrata
Ne è convinto soprattutto Andrea Rangone: “Microsoft potrà offrire servizi business fortemente integrati con i terminali, grazie all’acquisizione di Nokia, e quindi dare un’esperienza migliore all’utente”. “Il successo di Apple e Samsung dimostra che nel settore Mobile conta molto l’integrazione software-hardware, il riuscire a controllare entrambi gli aspetti. Visto che la Mobile Economy è il futuro inevitabile per tutti gli attori ICT, Microsoft non aveva altre scelte che comprare Nokia”. Ed è probabile che se ne avvarrà soprattutto per il mercato Business, che è ora meno presidiato di quello Consumer e dove anche può contare su propri punti di forza.
“Microsoft conosce molto bene il mondo dei sistemi informativi aziendali, sia attraverso la storica esperienza del sistema informativo dominante nelle imprese, sia attraverso il proprio parco applicativo (che va dall’ERP al CRM)”, aggiunge Rangone. “Conosce quindi tutte le tematiche chiave di un CIO (Chief Information Officer) e di un sistema informativo aziendale: da quelle relative all’integrazione a quelle connesse con la sicurezza. Conoscenza che Apple ha molto meno, avendo un business prevalentemente Consumer”.
Verso il Mobile Business
Già la presenza di Microsoft Office nei device Nokia Lumia è figlia di un’attenzione gradita al mercato aziendale. Questi sviluppi, però, richiedono tempo e ulteriori fattori in gioco. “L’impatto nel breve periodo sarà limitato, sulle PMI. La conseguenza immediata è che Microsoft ora potrà agire sul canale approcciando direttamente le aziende con un’offerta integrata invece che portare con sé un partner hardware”, dice Francisco Jeronimo. “Le sole conseguenze immediate che vedo saranno sul Canale”, conferma Carolina Milanesi. “Nokia non porta infatti in seno a Microsoft applicazioni business, ma prettamente consumer, come le mappe”. “L’impatto di lungo periodo si vedrà se Microsoft riuscirà a sviluppare la piattaforma valorizzando l’integrazione software-hardware” aggiunge Jeronimo.
Device e servizi
I lettori di PMI.it potevano aspettarselo, dopo l’intervista che ci ha offerto Claudia Bonatti, direttore divisione Windows a giugno. Già in quell’occasione emergeva forte la nuova attenzione dell’azienda sul mercato device mobili business: “andiamo verso una strategia fondata su device e servizi, con oltre 3.200 modelli di terminali con Windows 8 e Windows RT già disponibili”, aveva spiegato. “Non ci limitiamo più a raccontare alle aziende le funzionalità di Windows. Mostriamo loro i dispositivi che rendono viva la nostra proposta tecnologica, i prodotti che l’azienda può adottare, spiegando quale tablet o notebook si adatta ad ogni attività, a seconda delle esigenze. Per questo intensifichiamo la collaborazione con i produttori”.
La concorrenza
Non sarà facile, però, sfruttare a fondo l’acquisizione di Nokia sul mercato Business quanto su quello Consumer. E non solo perché ci vuole tempo per sviluppare servizi aziendali che valorizzino l’integrazione (tempo che è sempre molto poco in un mercato ultra competitivo come questo). Ma anche perché Microsoft ha bisogno di contare su una rete di partner software per sedurre il mercato. “La piattaforma Windows Mobile ha una piccola quota di mercato e questo scoraggia molti sviluppatori terze parti dall’adottarla”, spiega Jeronimo. Né sarà facile che vendor diversi comincino a utilizzarla in massa, soprattutto ora che Microsoft e Nokia diventano una cosa sola. Samsung finora ha usato Windows Mobile con parsimonia e potrebbe smettere del tutto, vedendola collegata a un proprio rivale diretto. D’altro canto, Samsung diventa sempre più agguerrita sul mercato business, come si vede anche con i servizi di sicurezza Knox, integrati nei nuovi Galaxy per il Bring your own device (BYOD). L’obiettivo principale di Microsoft è ora quindi aumentare le vendite di cellulari Nokia, mentre lavora a nuovi servizi integrati. Gli effetti si vedranno nei prossimi anni.