Sul fatto che le piccole e le medie aziende abbiano esigenze ben diverse da quelle invece più grandi e multinazionali i dubbi sono sempre stati pochi. Circa l’esigenza di approntare soluzioni dedicate, sviluppate in modo distinto, spesso invece si ragiona solo a parole. Soprattutto dai grandi produttori software e hardware, non è infatti raro vedere approntare un’offerta applicando semplicemente un fattore di scala. La conseguenza più evidente per una Pmi, è trovarsi a fare i conti con strumenti capaci di rispondere solo in parte alle proprie esigenze o la necessità di rivolgersi a fornitori locali, in grado di assecondare meglio le richieste, ma inevitabilmente con potenzialità inferiori.
D’altra parte, le imprese di minori dimensioni rappresentano un bacino di utenza tutt’altro che trascurabile, soprattutto in periodo di contrazioni di bilanci e soprattutto in Italia.
Tutto questo a IBM non deve essere sfuggito. Forte dei dati IDC secondo i quali a livello mondiale entro i prossimo quattro anni le Pmi spenderanno qualcosa come 674 miliardi di dollari in soluzioni IT, l’azienda ha pensato di realizzare qualche cosa che possa realmente essere definito a portata di piccola e media azienda, nelle quali in Italia IDC vede rientrare circa duecentomila imprenditori nazionali.
Il frutto della ricerca IBM, presentato in occasione di SMAU, è Smart Business: un pacchetto in grado di raccogliere tutto quanto può servire dal punto di vista ICT a supportare un’attività produttiva limitando il più possibile le questioni tecniche legate a installazione, manutenzione e messa a punto degli strumenti. “Possiamo considerare Smart Business come il modo più intelligente per tutto ciò che ha a che fare con le applicazioni aziendali – afferma Paolo Degl’Innocenti, Vice President System e Technology di IBM -. I nostri utenti avranno la vita semplificata, grazie alla possibilità di trovare un unico interlocutore per hardware, software, servizi, middleware e applicazioni”.
In pratica, all’insegna di un ritorno al controllo centralizzato, l’offerta IBM racchiude in una sorta di scatola magica, lo Smart Cube tutto ciò che dovrebbe servire dal punto di vista della tecnologia a supportare un’attività. Il sistema rappresenta un server integrato disponibile in diverse configurazioni, con tutto l’hardware, sistemi di rete e strumenti di backup inclusi, racchiuso in un’unica piattaforma. Il sistema è completo di software e middleware preinstallato e configurato. Oltre alle funzionalità di file e printer server, sono già impostati i salvataggi e la posta elettronica, oltre naturalmente alla sicurezza.
Da questo punto in poi, il singolo utente è in grado di personalizzare il proprio Smart Business attraverso lo Smart Desk, l’interfaccia di gestione non solo per le applicazioni di serie, ma anche per quelle disponibili sullo Smart Market, dove IBM raccoglie un catalogo di software certificati secondo i propri criteri. In pratica, soluzioni per le quali l’azienda garantisce la piena compatibilità e la relativa assistenza. "Abbiamo cercato di rendere semplice la modalità di acquisto dell’intera soluzione – sottolinea Degl’Innocenti -, anche per aiutare i nostri clienti a ottenere una maggiore percezione di quanto spendono e per che cosa". Per il cliente resta naturalmente la massima libertà sul cosa installare, ma per i software non certificati, non viene prestato supporto in caso di malfunzionamenti.
Per il momento, il marketplace raccoglie sei applicazioni; altrettante sono quelle previste per la fine dell’anno: "Non è un lavoro semplice – spiega Degl’Innocenti -: si tratta di prendere l’applicazione dell’ISV, testarla e lavorare perché le fasi di istallazione e configurazione abbiamo tutte gli stessi passaggi". Una volta acquistata un’applicazione inserita in catalogo, lo Smart Cube si collega al Web riconosce in automatico i pacchetti comprati, li scarica o gli aggiorna, li installa e li configura in automatico".
Per IBM l’occasione si presenta particolarmente propizia per riuscire a imprimere anche da parte del mondo PMI una spinta nell’interesse nei confronti dei sistemi ERP e in particolare del proprio ACG Vision 4, "pensato per coprire tutti i processi aziendali ed essere utilizzato da tutte le tipologie di utenti, con un occhio di riguardo all’integrazione tra sistemi interni ed esterni all’azienda".
Un nuovo modo ragionare, a detta di IBM più intelligente dal punto di vista delle piccole e medie aziende, ma anche la conferma indiretta di una carenza di soluzioni pensate su misura: "Finora alle richieste delle aziende la risposta è stata spesso limitata a uno o più bundle – conclude Paolo degl’Innocenti -. Qua invece il discorso cambia; una volta conquistata la fiducia del cliente siamo in grado di fornire assistenza per tutto il ciclo di vita dei dati aziendali e prenderci la responsabilità che tutto funzioni".