Tratto dallo speciale:

Mobile Workers: sempre più smartphone e tablet sul lavoro

di Marco Mattioli

Pubblicato 9 Gennaio 2012
Aggiornato 9 Febbraio 2012 17:04

logo PMI+ logo PMI+
Cresce tra i professionisti la fiducia nei confronti dei principali device mobili: la diffusione dei terminali ad uso lavorativo per piattaforma e device.

Tablet

Il segmento dei tablet ha come è noto beneficiato dell’uscita dell’iPad, il quale, nonostante le perplessità iniziali, ha contribuito all’affermazione di un tipo di device che già in passato aveva tentato di fare una timida apparizione nel mercato. Tenuto conto del 44%dei mobile workers che possiedono una tavoletta, iPad la fa da padrone con entrambi i suoi modelli. Il 59% possiede la prima versione, mentre il 47% utilizza l’ultimo iPad 2, lasciando poco spazio al resto della concorrenza. Samsung Galaxy Tab detiene appena l’8,6% delle quote, seguito dal 4,8% di BlackBerry Playbook, dal 4% di Amazon e dal 3,3% di Motorola Xoom.

Tablet posseduti e intenzioni di acquisto per il 2012

Anche nelle intenzioni di acquisto per il 2012 iPad dovrebbe confermarsi assoluto protagonista, accompagnato da una discreta crescita dei device Android targati Samsung e dalla curiosità suscitata dall’uscita dei tablet basati su Windows 8.

Un aspetto da sottolineare concerne il fatto che il 75% di chi ha un tablet lo utilizza per lavoro solo in via occasionale e la maggioranza delle unità utilizzate nelle aziende sono direttamente acquistate da dipendenti e collaboratori (77%). Ciò dimostra come il gradimento verso i tablet sia in crescita, ma sul piano professionale si è ancora lontani dalla fiducia riposta attualmente negli smartphone.

 

Laptop lasciati al lavoro la sera o nei week-end a favore di smartphone e tablet

I notebook, pur restando un ausilio fondamentale per la maggior parte degli intervistati,  non vengono più considerati insostituibili come in passato. Nel 2011, il 42 percento ha deciso di lasciarli, anche se occasionalmente, in ufficio la sera o durante i week-end, contro il 38% del 2010, in quanto ritiene più che sufficiente il ricorso a smartphone o tablet.

E tale valore aumenta nella fasce più giovani, a conferma di come le nuove generazioni siano maggiormente aperte alle innovazioni tecnologiche. In generale l’allontanamento dai computer desktop è sempre più evidente, se si pensa che il 48% si propone nel 2012 di non utilizzarli più e di lavorare esclusivamente con tablet, smartphone e laptop.

Previsione utilizzo device mobili e desktop per il 2012

Del resto anche robustezza e affidabilità di questi device sono notevoli, come confermato dal 62% che ha dichiarato di non aver mai incontrato problemi con i propri terminali mobili. È inoltre possibile rilevare una sorta di “dipendenza da smartphone”, tenuto conto di come quasi il 40% si sia sentito disorientato in caso abbia dovuto per qualche motivo restare senza il fido compagno per un periodo di una settimana lavorativa.

Anche a livello di stress il 50% degli intervistati ritiene che la possibilità di operare in un ambiente mobile per collegarsi all’ufficio e lavorare in pratica ovunque possa avere un impatto positivo sul proprio stato di salute. E ciò nonostante il 3% ha rivelato un cambiamento di abitudini, il quale ha comportato un maggior numero di ore di lavoro a discapito di una diminuzione dello spazio lasciato al sonno.

Inoltre, il 22% dichiara di non avere più tempo da dedicare allo svolgimento di attività fisica. Non devono naturalmente mancare anche i momenti di stacco e relax durante una giornata lavorativa: il 27% utilizza la tecnologia per distrarsi dai 15 ai trenta minuti, mentre il 23% passa dai 30 ai 60 minuti. Le attività di svago implicano per il 43% il controllo della posta elettronica, per il 30% l’acquisizione di informazioni di carattere tecnico e per il 13% la frequentazione di social network (contrariamente a quanto si potrebbe pensare).

Le principali barriere tecnologiche allo stato attuale

Per ciò che concerne i limiti tecnologici attuali, il 33% ritiene che l’accesso alla rete sia ancora da migliorare quando si è fuori ufficio, mentre il 25% sostiene che vi sia ancora una barriera da superare per una migliore usabilità delle applicazioni “on the go”. Un ultimo aspetto da considerare concerne le abilità tecniche e sono nuovamente i giovani a sentirsi più competenti rispetto ai colleghi di maggiore età, elemento che implica una diminuzione di richieste rivolte al personale tecnico di riferimento.

Frequenza di richieste di assistenza tecnica