Contrariamente a quanto molti ritengono, la tecnologia dei supporti a nastro, almeno per il momento, non è destinata ad essere sostituita da quella dei dischi per l’archiviazione dei dati, e ciò nonostante il loro costo sia diminuito notevolmente negli ultimi tempi. I supporti a nastro saranno relegati all’archiviazione, sia di tipo tradizionale, sia per il backup disk-to-tape, in particolare per i dati che necessitano di essere archiviati sul lungo periodo, con la garanzia di non poter essere sovrascritti. In base ad una stima della SNIA, oltre l’80% dei dati aziendali deve essere memorizzato per più di 10 anni, anche in virtù delle normative che impongono la conservazione dei dati aziendali.
Il mercato dei supporti a nastro vale attualmente oltre 4 miliardi di dollari. La tecnologia tape continua ad essere molto popolare fra le PMI, per via dei costi ridotti. Ad oggi, il tasso di crescita del mercato è rallentato anche dalla diffusione delle Virtual Tape Library, le quali combinano la velocità dei dischi con l’affidabilità, la facilità d’uso e il basso costo dei nastri.
Secondo alcuni analisti, una minore diffusione delle soluzioni di storage su nastro si incomincerà ad osservare nelle librerie di piccole dimensioni, tipicamente con meno di 50 cassette. La tecnologia tape è quindi destinata in futuro ad essere di appannaggio delle aziende di dimensioni maggiori e nei grandi archivi centralizzati. Il consorzio Linear Tape Open (LTO), che conta fra i suoi membri aziende come Hewlett Packard, IBM e Quantum, ha pubblicato di recente i risultati di un’indagine condotta negli Stati Uniti verso la fine del 2008 su oltre 200 amministratori IT di aziende di dimensioni medio-grandi, la quale mostra che il 66% degli ambienti di storage fa ancora uso di una combinazione di supporti a disco e su nastro per fornire una soluzione ottimale di storage in termini di prestazioni, di ritenzione dati, di disaster recovery e di costi di gestione.
Figura 1: L’economicità della tecnologia tape
Ciò nonostante, esistono ancora opportunità significative per la tecnologia tape anche per le PMI. Ad esempio, le soluzioni tape automatizzate continuano ad essere particolarmente vantaggiose per le PMI, perché risultano più semplici all’uso, fanno risparmiare tempo e riducono i rischi legati alla sostituzione manuale delle cassette.
Inoltre le PMI possono ricorrere a servizi di backup centralizzato basati sulla tecnologia su nastro, offerti anche da enti pubblici come Enea e il Consorzio interuniversitario Cilea.
Supporti a nastri e storage su disco a confronto
Molti in passato prevedevano che l’emergere dei sistemi di storage basati su disco all’inizio degli anni 2000, avrebbe segnato la fine imminente dei salvataggi metodici dei dati su supporti a nastro. Ciò nonostante la tecnologia, introdotta ormai più di 50 anni fa, gode ancora di buona salute in applicazioni di nicchia come le funzioni di backup o l’archiviazione sul lungo periodo, grazie ai suoi costi contenuti e alla possibilità di memorizzare i dati offsite.
Se si considera il costo per megabyte, quella dei supporti a nastro rappresenta ancora la tecnologia più conveniente, anche se il gap si sta riducendo progressivamente.
I supporti a nastro offrono ancora vantaggi evidenti anche in termini di capacità e di durata e continuano ad essere la soluzione ottimale per leggere e scrivere grandi quantità di dati, data la loro natura sequenziale. Un altro vantaggio è dato dalla trasportabilità. I nastri possono essere facilmente rimossi dal data center ed immagazzinati in siti fisicamente sicuri. Archiviare i dati in una locazione remota è essenziale per assicurare la business continuity e un ripristino dei dati sicuro ed efficiente in caso di guasto.
La tecnologia LTO
La tecnologia LTO (Linear Tape-Open), nota anche come Ultrium, costituisce un formato aperto, potente, scalabile per i supporti su nastro sviluppato da Seagate, Hewlett Packard e IBM, come alternativa alle soluzioni proprietarie rispetto alle quali lo standard LTO offre prestazioni superiori in termini di capacità e di velocità di trasferimento dati. In base a una stima di Gartner, la tecnologia LTO rappresenta oltre il 76 % del mercato dei supporti a nastro in termini di ricavi e il 55 % per unità vendute, in sostituzione dei formati enterprise DLT (Digital Linear Tape), SDLT (Super Digital Linear Tape), e AIT (Advanced Intelligent Tape); entro il 2009, esso raggiungerà i 2,9 milioni di unità vendute.
Secondo IDC, IBM è il produttore numero uno di supporti a nastro a livello mondiale, e ha ottenuto una quota del 35,8% del mercato complessivo nel terzo trimestre 2008. Altri produttori certificati di soluzioni LTO sono Hewlett-Packard, Quantum, Maxell, Tandberg Storage, Imation, TDK, Fujifilm e Sony.
I supporti LTO sono circa 7 volte più affidabili degli hard disk di prima generazione. Sono disponibili in commercio supporti LTO in grado di garantire 250.000 ore di funzionamento con un duty cycle del 100%.
Con una capacità di oltre 800 Gbyte non compressi per cassetta, e una velocità di trasferimento dati di 160 Mbyte al secondo, i drive LTO di quarta generazione offrono una capacità doppia rispetto a quelli di generazione precedente, e una velocità superiore del 50 %. I supporti LTO-4 inoltre offrono un grado elevato di sicurezza, dal momento che possiedono anche una chiave di cifratura AES a 256 bit per proteggere le informazioni sensibili.
Questo è particolarmente critico per le PMI, che hanno esigenza di proteggere i propri dati aziendali pur disponendo di un budget ridotto.