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Digitalizzazione imprese: i cloud che vanno… Aruba

di Andrea Barbieri Carones

Pubblicato 4 Giugno 2014
Aggiornato 11 Giugno 2014 10:43

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Aruba protagonista della digitalizzazione di imprese e PA attraverso soluzioni innovative e offerte cloud su misura per PMI e piccole aziende.

Conclusa la partecipazione a Forum PA, per Aruba è tempo di tracciare i primi bilanci di un evento che si è confermato appuntamento di riferimento sulla strada della digitalizzazione della pubblica amministrazione e, al tempo stesso, delle imprese italiane. Un percorso che passa attraverso precise strategie e prodotti, come ci ha spiegato il direttore marketing Stefano Sordi.

« Punto di incontro e di confronto, Forum PA ci ha fornito importanti feedback da amministrazioni e imprese che hanno trovato in Aruba un partner affidabile nella fornitura di servizi informatici a 360 gradi: posta certificata, soluzioni di firma digitale, fatturazione elettronica, cloud computing, marcatura temporale ecc., che eroghiamo in qualunque forma se desideri. La risposta del pubblico è stata molto positiva soprattutto per quanto riguarda la posta elettronica certificata e la firma elettronica avanzata (in forma massiva), che siamo in grado di garantire anche in modalità remota, a tutto vantaggio degli utenti della pubblica amministrazione».

E intanto, il Cloud di Aruba viene premiato: il monitoraggio di due fornitori di servizi online di benchmarking, Cedexis e CloudScreener, ne ha confermato la leadership in termini di performance e prezzi: a riprova dell’elevato livello di prestazioni, le rilevazioni a gennaio hanno fornito come tempo di risposta dell’infrastruttura di Aruba Cloud (IT) solo 79 ms, distanziando gli altri provider.

Per quanto concerne il vantaggio economico, invece, si segnalano le due offerte principali: Private Cloud per un target di medie imprese (un centinaio di dipendenti) e Smart Cloud per realtà imprenditoriali più piccole. «Il primo ha un costo minimo di 360 euro al mese ed è in esclusiva, il secondo di appena 5 euro al mese, solitamente condiviso con altre aziende, fermo restando che i dati di ciascuna non possono mai essere visti da terzi».

In questo scalpitante scenario, Aruba – che gestisce oltre 2 milioni di domini, 6 milioni di caselle email, quasi 4 milioni di caselle PEC e 20mila server – ha deciso di intensificare il lavoro di formazione ed educazione alle nuove tecnologie. Al contempo l’azienda sta puntando a consolidare la rete dei suoi data center partner, per venire incontro alle esigenze dei clienti in Italia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Francia e Germania:

«Nel 2011 abbiamo lanciato i servizi cloud attraverso il brand cloud.it. Per offrire un servizio in maniera trasparente, i nostri clienti possono scegliere dove archiviare i propri dati, optando per uno dei Paesi disponibili». Fra i vantaggi della localizzazione dei propri dati c’è l’assistenza, il  Disaster Recovery o la Business Continuity anche all’estero, replicando semplicemente la propria infrastruttura informatica in una delle strutture del network. «Invitiamo comunque i nostri clienti o coloro interessati a diventarlo a visitare i nostri data center italiani, entrambi situati vicino ad Arezzo».