Le piccole e medie imprese italiane (PMI) sono ancora indietro nell’adozione di tecnologie per la digitalizzazione: lo conferma il rapporto ISTAT “Tecnologie e Imprese“, in base al quale il 60,7% (al di sotto del 57,7% nell’Ue27) adotta 4 attività digitali sulle 12 prese in considerazione nella speciale classifica che misura il Digital Intensity Index.
L’analisi mette a nudo le maggiori difficoltà registrate dalle PMI nei confronti delle nuove tecnologie a causa di scarse competenze specialistiche che ne frenano la transizione, mentre evidenzia i dati sopra la media europea per attività consolidate, a dispetto delle minori dimensioni d’azienda.
Vediamo di seguito i principali dati e la fotografia scattata dall’ISTAT.
Digitalizzazione PMI ferma al livello di base
L’indagine ISTAT si basa sul Digital Intensity Index (DII), uno dei sotto-indicatori della transizione digitale delle imprese, basato su 12 parametri che quantificano l’adozione di altrettante tecnologie digitali.
L’indice rivela che il 60,7% delle PMI italiane (10-249 addetti) si trova a un livello base di digitalizzazione. Significa che si ferma ad appena 4 delle 12 attività dell’Indice DII, mentre solo il 21,3% raggiunge livelli elevati.
Una lacuna che sie stende laddove sono richieste competenze specialistiche, con le maggiori difficoltà concentrate nell’analisi dei dati e nell’utilizzo di gestionali per la pianificazione delle risorse aziendali (ERP) e la gestione delle informazioni sui clienti (CRM).
Rapporto Tecnologie e Imprese
In base alle evidenze del report, i punti di forza nelle imprese italiane con almeno 10 addetti si confermano la fatturazione elettronica e il Cloud (applicazioni di finanza e contabilità, ERP, CRM, applicazioni di sicurezza e hosting di database).
Maggiori difficoltà si registrano in altri ambiti: quasi la metà delle PMI (47,9%) utilizza almeno un software gestionale ma solo il 13,6% condivide i dati con fornitori o clienti.
La mancanza di competenze frena anche l’adozione di strumenti basati sull’Intelligenza artificiale: solo il 5% delle imprese con 10 o più dipendenti utilizza tecnologie di AI contro una media europea dell’8%.