Il settore manifatturiero è costantemente minacciato dagli attacchi informatici, causa di furti di dati e interruzioni operative che mettono sempre più in crisi le aziende di qualsiasi dimensione.
Se da un lato gli attacchi cyber ai danni delle imprese manifatturiere sono aumentati del 79% nel 2023, come sottolineato dal recente Rapporto Clusit, dall’altro lato l’80% degli episodi si rivolge alle aziende con un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro stando a quanto rivela il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic).
A illustrare alcune strategie da mettere in atto per difendersi è Acronis, che sottolinea l’importanza di prevedere soluzioni di backup dei dati, ripristino e disaster recovery.
- I backup, ad esempio, devono essere eseguiti regolarmente, possibilmente in tempo reale o con intervalli frequenti, utilizzando opzioni di storage on-site e off-site. I primi garantiscono una rapida accessibilità per ripristini immediati, mentre i secondi assicurano un ulteriore livello di sicurezza contro le minacce fisiche, come gli incendi o le calamità naturali.
- Le soluzioni di ripristino consentono un recupero tempestivo dei dati e dei sistemi in caso di perdita accidentale, guasti o attacchi informatici. Nel manifatturiero le interruzioni operative possano generare ripercussioni economiche particolarmente gravi, ragion per cui le procedure di ripristino devono essere sottoposte regolarmente a test e convalida, per garantirne l’efficacia e identificare eventuali vulnerabilità.
- Il disaster recovery, infine, non va limitato al mero recupero dei dati ma esteso al ripristino delle attività operative dell’intera azienda dopo un’interruzione grave, come una calamità naturale, un’interruzione di corrente o un attacco informatico.
Un piano di disaster recovery efficace deve prevedere vari scenari e stabilire le priorità dei processi critici, definendo anche i canali di comunicazione necessari per coordinare al meglio le attività di ripristino.