Ad oltre sei mesi dall’attivazione è tempo di bilanci per il Registro Pubblico delle Opposizioni, progetto volto a frenare il telemarketing aggressivo ai danni dei consumatori, che tuttavia restano scettici. Al 26 febbraio 2023 sono appena 3,9 milioni gli iscritti al RPO telefonico su un bacino potenziale di quasi 80 milioni di utenze telefoniche mobili, per quello postale gli utenti iscritti sono 116mila.
Un flop, quindi, che rivela alcune lacune nel sistema dovute principalmente alla stessa struttura del ROP, il quale si focalizza sull’operato delle imprese legali mentre non agisce in modo puntuale contro gli operatori illegali.
RPO: strumento insufficiente
Il RPO è un servizio gratuito per permette a qualunque cittadino di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie del proprio numero telefonico (fisso o cellulare, anche se riservati) e del proprio indirizzo se presente in elenchi pubblici. Comunicando il numero o il recapito, entro 15 giorni nessun operatore che effettua attività di marketing per telefono e/o posta cartacea potrà farne uso, a meno di specifico permesso.
Eppure, secondo Assocontact, il Registro delle Opposizioni non si rivela adeguato a tutelare i cittadini dal telemarketing illegale se non viene integrato da nuovi strumenti di tutela come ad esempio il Codice di condotta e la Certificazione delle competenze.
Il telemarketing illegale è una battaglia difficile ma alla nostra portata se si arriva a un patto di sistema con Garante Privacy, committenti, outsourcer, polizia postale, cittadini e OTT e grandi player della telefonia.
Le tutele alternative
Il Codice di condotta, promosso da Assocontact e OIC e siglato anche da Confcommercio e Confindustria, Asstel, Asseprim, Assocall, DMA Italia, è stato inviato per la seconda volta al Garante Privacy ed è volto a rafforzare il controllo in ciascun attore della filiera, attraverso la condivisione delle responsabilità.
La Certificazione delle competenze, invece, permetterebbe di certificare tutti i professionisti dei Call e Contact Center, focalizzandosi non sull’azienda ma sulla singola persona.
La difesa possibile contro il telemarketing illegale si sviluppa sull’individuazione degli strumenti più idonei a contrastare le singole pratiche illegali, come il Golden Number, le soluzioni anti-spoofing e gli smart-contract, già proposti a più riprese.
Come aderire al RPO?
Il cittadino intestatario dell’utenza telefonica può richiedere gratuitamente l’iscrizione al RPO oppure può gestire il rinnovo, la revoca selettiva (solo per alcuni operatori) e la cancellazione dell’iscrizione tramite web, per telefono o via email.
- Telefono: chiamando dalla numerazione che si intende iscrivere il numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e lo 06 42986411 per i cellulari.
- Web: compilando un apposito modulo elettronico sul sito del RPO www.registrodelleopposizioni.it, in cui l’utente viene guidato nell’inserimento dei dati.
- Email: compilando un apposito modulo PDF editabile disponibile sul sito RPO (www.registrodelleopposizioni.it) e inviandolo completo in tutte le sue parti a iscrizione@registrodelleopposizioni.it.