Nell’arco di dodici mesi milioni gli italiani hanno subito una truffa tramite email e finti call center. Il danno economico medio per ogni truffato va dai 119 euro per i servizi telefonici ai 1.490 euro per i prestiti personali.
La tendenza ancor più preoccupante è che quasi la metà dei truffati non denuncia l’accaduto, tra sconforto e imbarazzi, considerandolo comunque inutile ai fini del recupero delle somme.
Anche perchè i raggiri sono perpetrati ad arte: non a caso, la maggior parte delle vittime appartiene ad una fascia d’istruzione medio alta e giovane. Motivo in più che frena i malcapitati dal denunciare la frode subita, demotivati dalla leva psicologica.
I dati emergono da una indagine commissionata agli istituti mUp Research e Norstat. I settori più gettonati sono quelli della telefonia mobile, le utenze di luce e gas (7,1%) e le carte elettroniche (6,5%), mentre una percentuale nettamente inferiore riguarda gli inganni relativi alle polizze RC auto e moto (1,4%).
Entrando più nel dettaglio dei dati, per quanto concerne la telefonia mobile il 42,5% delle truffe è passato tramite email, mentre nel caso della telefonia fissa la percentuale si ferma al 37,4%. I finti call center, invece, hanno riguardato il 33,1% delle frodi veicolate in ambito mobile e il 39,4% degli inganni relativi alla rete fissa.