Tratto dallo speciale:

Risparmio energia, contatori intelligenti per razionare i consumi

di Barbara Weisz

15 Settembre 2022 17:28

Gli smart meter controllano da remoto i consumi energetici e il piano UE per il risparmio prevede di usarli per razionare l'energia nelle ore di punta.

Ridurre l’energia utilizzando lo smart metering, ossia il ricorso a contatori intelligenti che consentono di gestire a distanza elettricità, gas e acqua: è una delle proposte UE per il risparmio energetico, finalizzato a ridurre la domanda, e quindi i consumi, nelle ore di punta.

Al momento si tratta solo di ipotesi, che fra l’altro si scontrano con una realtà in cui non tutte le famiglie hanno installati i contatori di nuove generazione.

Smart metering: cosa sono i contatori intelligenti

Lo smart metering consente la lettura e la gestione a distanza e che, per quanto non capillarmente diffuso, in questo ambito l’Italia rappresenta una best practice: primo Paese europeo a introdurre su larga scala gli smart meter elettrici per i clienti finali in bassa tensione, è tuttora il primo al mondo per numero di dispositivi in servizio (oltre 35 milioni).

Il sistema italiano di smart metering, con sostituzione dei contatori tradizionali dal 2001, secondo un report della Commissione UE è stato il più efficiente in Europa.

Dunque, la rete italiana potrebbe consentire in teoria di utilizzare i contatori di ultima generazione non soltanto per monitorare i risparmi energetici ma anche per ridurli nelle ore di punta, come previsto dal piano Ue).

Razionamento consumi: le ipotesi allo studio

Gli smart meter sono di fatto tra gli strumenti che il Piano UE prevede che gli Stati Membri possano utilizzare per ridurre i consumi, ma non è chiaro se e come sarebbe possibile introdurre una variabile generalizzata relativa al tetto di consumo.

I contatori intelligenti possono comunque consentire l’attivazione, la disattivazione ed i cambi di potenza senza interventi fisici in campo. Dunque, anche per razionamenti massivi. Quella UE per il momento è una proposta ai Governi, che ad ogni modo stanno già muovendosi in autonomia per gestire i risparmi energetici. Ed in Italia il Piano Cingolani non prevede al momento nessuna azione di tale portata.

L’ARERA, ovvero l’Authority italiana, sottolinea semmai come questi strumenti possano essere utilizzati in chiave di sostenibilità: consentono infatti una migliore consapevolezza del cliente finale in relazione ai propri consumi, la promozione dell’efficienza energetica e dell’uso razionale delle risorse, migliore gestione della rete.

La UE suggerisce di ridurre, tramite il ricorso ad automatismi resi possibili proprio dallo smart metering, la potenza disponibile nelle fasce a maggior consumo, in particolare durante i picchi di quella diurna (le ore di punta sarebbero quelle collocate nella fascia F1, che va a sua volta dalle 8 alle 19).

Ai Paesi membri potrebbe essere chiesto di ridurre la fornitura mensile del 10% (di cui il 5% nelle ore di punta). Tale riduzione potrebbe anche essere obbligatoria e comportare un taglio di 3-4 ore al giorno.