La nuova strategia di investimento in Europa di Intel è incentrata prevalentemente sull’industria del chip, attraverso l’avvio di stabilimenti e impianti. La multinazionale ha presentato i dettagli del piano di investimento basato su un plafond di 80 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, che si tradurranno anche nell’avvio di hub di produzione che avranno ripercussioni positive anche dal punto di vista occupazionale.
Il piano d’investimento interesserà tutta la supply chain dei semiconduttori, dalla ricerca allo sviluppo, dalla produzione al packaging dei chip, in risposta alla crescente domanda di chip avanzati e alla crisi delle forniture registrata negli ultimi anni. Sullo sfondo, il nuovo Chips Act UE presentato dalla Commissione a febbraio: la proposta di legge mira ad aumentare la capacità di produzione dell’industria europea dei semiconduttori grazie a una maggiore flessibilità delle regole sugli aiuti di Stato, così da favorire creazione di fabbriche di produzione innovativa.
Il programma di investimento europeo di Intel risponde all’esigenza di ridurre le dipendenze e creare un ecosistema europeo.
Intel ha in programma di creare in Italia complessivamente 5mila posti di lavoro, sia diretti sia indiretti, attraverso i vari partner e fornitori: un obiettivo che sarà reso possibile dalla realizzazione del primo impianto europeo di back-end (packaging) per la fabbricazione dei microprocessori, grazie a risorse fino a 4,5 miliardi. Intel ha inoltre già acquisito Tower semiconductor, che ha stabilimenti in Italia ed una partnership con STMicroelectronics, con un impianto ad Agrate Brianza (MB). Infine, sta avviando collaborazioni con Leonardo, con l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e con il Cineca per studiare nuove soluzioni tecnologiche avanzate.
Per quanto riguarda il resto dell’Europa, il CEO Pat Gelsinger ha illustrato i dettagli del programma che prevede 17 miliardi di investimenti per la Gigafactory in Germania (con due mega-fabbriche, diventa la “Silicon Juncture”), oltre a 12 miliardi per l’ampliamento di impianti già operativi in Irlanda. La Francia sarà invece il quartier generale europeo per le attività di R&S. Sono infine previste iniziative anche in Polonia e Spagna. Tutte le nuove strutture saranno alimentate ad energia rinnovabile.
In Europa nasce la Silicon Juncture, il nuovo capitolo della storia dei semiconduttori si scrive qui.
Un progetto ambizioso in grado di generare numerose opportunità per i giovani talenti, ma anche per le Università e i Centri di ricerca.