Smart Card RAI: cos’è e come richiederla online

di Teresa Barone

2 Febbraio 2022 10:30

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A cosa serve la Smart Card RAI e come richiederla gratis per ricevere la programmazione in modo ottimale durante il passaggio alla Nuova TV digitale.

Con il cambio delle frequenze delle emittenti televisive stabilito nell’ambito del passaggio alla Nuova TV digitale in alta definizione, Per andare incontro agli utenti che hanno difficoltà nella ricezione dei canali durante il periodo di transizione, la RAI ha predisposto il rilascio della Smart Card Satellitare che permette di vederli via satellite e ricevere l’intera programmazione in modo ottimale.

Il servizio è destinato a chi non riceve i canali nelle zone che gradualmente vengono interessate dall’attuazione del nuovo Piano Nazionale delle Frequenze e viene fornito gratuitamente agli utenti che ne fanno richiesta, previa verifica effettuata da un ente terzo nominato dal MISE. La Smart Card Satellitare RAI, inoltre, può essere usata esclusivamente in dispositivi certificati (Decoder e Cam satellitari) da reperire secondo le indicazioni contenute nella lettera di accompagnamento della card stessa.

Come richiedere la Smart Card RAI gratuita

Per richiedere la Smart Card Satellitare RAI è necessario inoltrare la domanda attraverso il portale web dedicato, attendendo poi l’esito delle verifiche tecniche da parte dell’ente del MISE sulla difficoltà di ricezione del segnale TV nella località segnalata. La card può essere ritirata presso la sede RAI della regione di residenza, oppure può essere inviata direttamente a casa previo pagamento delle spese di spedizione.

Calendario cambio frequenze RAI

Tutti i canali RAI (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News 24 e le programmazioni regionali) sono coinvolti nel cambio delle frequenze dal 3 gennaio al 30 giugno 2022. Per visualizzarli in modo ottimale è necessario risintonizzare i televisori e i decoder, tuttavia il passaggio sta avvenendo con tempistiche differenti a seconda della regione. Ecco il calendario di attivazione delle stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico:

  • dal 3 gennaio 2022 in Valle D’Aosta;
  • dal 4 gennaio in Sardegna;
  • dal 10 gennaio in Piemonte;
  • dal 20 gennaio in Lombardia;
  • dal 10 febbraio in Trentino-Alto Adige;
  • dal 24 febbraio in Veneto;
  • dal 1° marzo in Friuli-Venezia Giulia;
  • dal 2 marzo in Emilia-Romagna;
  • dall’8 marzo tutto il resto d’Italia.