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Huawei: Intelligenza Artificiale, una nuova alba tecnologica

di Anna Fabi

Pubblicato 27 Settembre 2021
Aggiornato 4 Ottobre 2023 07:57

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L’Intelligenza Artificiale è destinata a generare crescenti benefici economici e sociali: potenzialità, applicazioni e scenari futuri sotto la lente degli esperti Huawei.


L’Intelligenza Artificiale è uno dei pilastri su cui si fonda la trasformazione digitale della società, tanto da rappresentare una priorità dell’Unione Europea. È presente nella quotidianità e vanta potenzialità in grado di migliorare concretamente la qualità della vita, con ripercussioni positive in svariati ambiti, compresi economia e salute. Ma in che modo la IA genera benefici a trecentosessanta gradi? Come può trasformare il Business e il modus operandi delle imprese?

A queste e altre domande rispondono gli esperti Huawei nel webinarUna Nuova Alba Tecnologica: l’Intelligenza Artificiale’, nell’ambito di ‘Operazione Risorgimento Digitale’, la grande alleanza con oltre 40 partner di istituzioni e imprese promossa da Tim per favorire la diffusione della cultura digitale nel Paese e per offrire contenuti formativi e divulgativi focalizzati sulle principali tematiche tecnologiche.

L’approfondimento vede protagonisti Massimo Mazzocchini (Deputy General Manager Huawei Italia) e Alessandro Misiti (Principal Strategy Consultant, Huawei Western Europe). => Guarda il webinar

Nel corso del seminario vengono analizzati trend di mercato, scenari di Business legati alla IA e applicazioni specifiche sviluppate dalla multinazionale cinese, da sempre impegnata a diffondere la rivoluzione di Internet e promuovere progetti che mettono l’Intelligenza Artificiale al servizio delle organizzazioni e della collettività.

Trend di mercato della IA

Il cammino evolutivo compiuto dall’Intelligenza Artificiale porterà ad avere un mondo intelligente e completamente connesso entro i prossimi dieci anni. Se oggi sono le tecnologie 4G e 5G a farla da padrone, entro il 2030 ci si sposterà progressivamente verso la più vasta frontiera del 6G che avrà come driver macchine capaci di azioni sempre più simili a quelle compiute dal cervello umano, più autonome nel processo decisionale.

Le tecnologie di IA accelerano in modo determinante l’intelligenza industriale, un effetto che oggi è solo parzialmente tangibile ma già ampiamente presente. È sufficiente pensare alle numerose funzionalità presenti negli smartphone (controllo ortografico e suggerimento di parole, ad esempio), con livelli di sofisticatezza che cresceranno nel futuro. Entro il prossimo decennio l’Intelligenza Artificiale ingloberà alcune capacità cognitive consentendo analisi e funzioni sempre più complesse, come la diagnosi intelligente e l’analisi semantica ma anche la guida autonoma. Dopo il 2030, inoltre, la IA sarà caratterizzata da una sempre maggiore consapevolezza e coscienza che potrebbe portare in futuro allo sviluppo di robot umanoidi e chip cerebrali.

Dal punto di vista economico, l’impatto di questa tecnologia ha e avrà un ritorno notevole: già nel 2017 si stimavano 15,7 trilioni di dollari entro il 2030.

Macroaree e ambiti d’uso: focus sulla scalabilità

Punto di forza dell’Intelligenza Artificiale è l’architettura scalabile, elemento chiave che permette di adattare una risorsa alle singole necessità, dosandone le prestazioni e rendendola altamente flessibile. Da qui la possibilità di implementare la IA in diversi comparti e applicazioni, che possono essere raggruppate in macroaree: dispositivi indossabili, smartphone, smart home, robotica, veicoli autonomi, data center.

Le funzioni che si è abituati a utilizzare in ambito privato o aziendale spaziano dall’illuminazione intelligente alla ricerca proattiva, dagli assistenti virtuali per la clientela agli elettrodomestici smart. In futuro si aggiungeranno applicazioni nella realtà aumentata, nella traduzione in tempo reale, nello sviluppo di calzature e specchi smart solo per fare alcuni esempi. Ancora avanti nel tempo si potrà arrivare a ottenere Robot completamente autonomi ma anche lenti a contatto intelligenti, così come assistenti privati virtuali e consegne via drone.

Le sfide per l’Intelligenza Artificiale

Le maggiori sfide che l’Intelligenza Artificiale è chiamata ad affrontare possono essere sintetizzate in tre aree distinte:

  • i costi elevati, anche in termini formativi e relativi al model training;
  • le difficoltà nello sviluppo, a causa della mancanza di esperienza e della tempistica che si spalma nel lungo periodo;
  • la mancanza di talenti professionali, la cui domanda è in rapida crescita.

Tra i benefici figurano la semplificazione della commercializzazione dei prodotti, la riduzione degli errori di inserimento dei dati, la capacità di prevedere accuratamente le vendite future ma anche le esigenze di manutenzione dei macchinari. Non meno importante è la possibilità di fornire diagnosi mediche affidabili.

Scenari di Business

L’Intelligenza Artificiale non è un concetto meramente teorico e rappresenta una forte leva di sviluppo per il mondo imprenditoriale e sociale, rivelando impatti positivi in ambito Business, industria, ambiente e soprattutto nel settore medico. La possibilità di erogare le funzionalità di Intelligenza Artificiale a consumo, inoltre, consente anche alle piccole imprese di implementare soluzioni innovative con investimenti iniziali limitati.

Sanità

Durante l’emergenza sanitaria, in particolare, la IA ha rappresentato un supporto notevole in ambito radiologico, aumentando l’efficienza delle diagnosi e contribuendo a contrastare la diffusione del Covid-19. La collaborazione tra Huawei e un partner italiano, ad esempio, ha dato vita a un processo che permetteva di sfogliare e confrontare immagini diagnostiche per fornire diagnosi accurate e in tempi ridotti.

Industria 4.0

La lista degli scenari di applicazione della IA comprende anche l’Industria 4.0. Un caso d’uso specifico è dato dalla produzione automatizzata di celle fotovoltaiche, processo che vede il passaggio dall’ispezione manuale a quella intelligente proprio grazie alle tecnologie di IA, con aumento della precisione e una notevole riduzione dei tempi.

Filiera alimentare

In ambito alimentare, invece, ci sono esempi che dimostrano come sia possibile migliorare l’efficienza nella produzione delle spezie: in questo caso la IA interviene in fase di controllo qualità delle materie prime.

Manutenzione

I benefici dell’Intelligenza Artificiale sono notevoli anche nella manutenzione della rete elettrica e delle infrastrutture stradali, soprattutto se si considerano i vantaggi rispetto all’ispezione manuale.

Commercio

Le applicazioni della IA possono trasformare e migliorare l’esperienza dello shopping, semplificando i processi di acquisto e generando benefici sia per i consumatori sia per i gestori.

Trasporti

Nel comparto dei trasporti un esempio concreto è quello adottato da alcuni aeroporti, dove la IA consente il rivelamento automatico delle informazioni sui voli e permette l’assegnazione degli stand di oltre mille aeromobili al giorno, riducendo i tempi di attesa.

Apprendimento

Per quanto riguarda l’istruzione e l’apprendimento, l’Intelligenza Artificiale può avere notevoli applicazioni per andare incontro alle esigenze speciali: lo dimostra il progetto promosso da Huawei a livello europeo e pensato per agevolare la lettura tra i bambini non udenti, grazie a una App che conosce la lingua dei segni e supporta il linguaggio in sette lingue diverse.

Il ruolo chiave dell’ecosistema di partner

Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale ha bisogno di un solido ecosistema. L’industria europea della IA, nello specifico, si compone di Pubbliche Amministrazioni, Governi che stabiliscano linee guide e strategie per il Paese, imprese ma anche associazioni e fondazioni, centri di competenza, sviluppatori, università e partner tecnologici (non solo colossi tech ma anche startup, che giocano un ruolo applicativo fondamentale). Sono tutti attori determinanti per stimolare l’innovazione, creare regole etiche condivise e favorire l’acquisizione di competenze in ambito IA sia attraverso corsi universitari sia programmando iniziative di re-training del lavoro esistente.

Ai professionisti delle PMI Operazione Risorgimento Digitale offre Digital Skills, il corso di formazione in modalità elearning che prevede la certificazione con rilascio dell’Open Badge. La fruizione dell’intero percorso attesta l’acquisizione delle 21 competenze digitali relative alle 5 aree di competenza del Framework DigComp 2.1: Informazione, Comunicazione, Creazione di contenuti, Sicurezza e Problem Solving. La partecipazione a Digital Skills è gratuitaPer iscriverti vai QUI