Cashback sugli acquisti di beni e servizi con transazioni digitali, bollette comprese se pagate nei negozi fisici (ad esempio dal tabaccaio o nei punti SisalPay). Non scatta invece il rimborso di Stato del 10% se le tassa o la bolletta viene pagata da casa online, oppure se c’è l’addebito automatico, nemmeno se il RID è associato ad uno strumento normalmente ammesso al cashback, come la carta di credito.
Vediamo bene tutte le regole sul cashback nel caso specifico del pagamento di bollette (luce, gas, telefono e via dicendo).
Quali bollette ammesse al Cashback
I pagamenti effettuati tramite carta sono ammessi al cashback solo se ci si reca in un negozio o un punto vendita fisico. Se si effettua un versamento o acquisto online con la medesima carta, l’operazione non viene conteggiata. Stesso principio per le bollette. Se ci si reca con il bollettino dal tabaccaio e si paga con uno strumento digitale l’operazione è valida per il cashback. Da casa con carta e circuito PagoPA (per fare un esempio) niente cashback.
La ratio è chiara: il cashback è pensato per stimolare i pagamenti digitali nei negozi fisici. Per tutte le tipologie di acquisto viene quindi previsto solo nel caso in cui vengano effettuati in negozio ma con moneta elettronica (è ammesso però anche il POS mobile per le consegne a domicilio e contestuale pagamento). Sono quindi esclusi l’e-commerce, le tipologie di acquisto via Web (su cui non ha senso incentivare i pagamenti tracciabili) e le operazioni che già normalmente tracciate (RID e operazioni al bancomat).
Il rimborso scatta in tutti i casi in cui si preferisce la moneta elettronica al contante. Per questo è possibile che uno stesso metodo di pagamento (la carta, la app o il wallet digitale) sia ammesso al cashback in negozio ma escluso da remoto.
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Esclusi dal Cashback
La regola generale è dunque seguente: sono esclusi ai fini del cashback i pagamenti online, le operazioni eseguite presso gli sportelli ATM e quelle relative a pagamenti ricorrenti con addebito su carta o conto corrente. Si tratta di casistiche nelle quali spesso rientra il pagamento delle utenze domestiche. Quindi, per fare alcuni esempi pratici: non c’è diritto al cashback se il pagamento della bolletta avviene con bonifico sul conto corrente, né c’è rimborso per una ricarica telefonica effettuata presso uno sportello bancomat.
C’è una regola specifica per il caso dell’addebito automatico sul conto corrente o sulla carta di credito, che viene sottolineata anche nelle FAQ pubblicate sul sito della app IO:
sono escluse dal programma tutte le operazioni relative a pagamenti ricorrenti, con addebito diretto su carta o su conto corrente.
E vale per tutte le tipologie di addebito automatico. Ad esempio gli abbonamenti alla Pay Tv, ad Internet, al servizio di telefonia mobile per lo smartphone. Se l’abbonamento viene automaticamente addebitato tutti i mesi sulla carta, non concorre al cashback.
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Riassumiamo quindi le principali regole su bollette e cashback:
Pagamento bolletta | Cashback |
Addebito su conto | no |
Bollettino online | no |
Bollettino da remoto via app | no |
Bonifico | no |
Addebito automatico su carta | no |
Bollettino al bancomat | no |
Bollettino con carta al Tabacchi | si |
Il cashback è pari al 10% su ogni spesa ammessa effettuata, fino a un massimo di 15 euro di rimborso per ogni acquisto e di 150 euro a semestre. Per averne diritto, bisogna effettuare almeno 50 pagamenti digitali nel semestre (quindi, per il periodo attualmente in corso, da gennaio a giugno). Il rimborso avviene direttamente con bonifico sull’IBAN indicato al momento della registrazione.