Fattura elettronica in Italia: facciamo il punto

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 16 Dicembre 2020
Aggiornato 26 Aprile 2022 10:56

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Come sta andando la fatturazione elettronica in Italia? Il provider italiano Aruba ne scatta la fotografia, tra numeri nazionali e riscontro B2B.

L’obbligo di fatturazione elettronica è partito per tutti (esclusi gli esentati) il primo gennaio 2019. Oggi, a quasi due anni da quella data, Aruba ha rilasciato alcuni dati che testimoniano come il servizio goda di ottima salute. Dai numeri messi in luce dal provider italiano, emerge che nel solo 2019 sono state oltre 130 milioni le fatture gestite dai sistemi di Aruba, con oltre 70 milioni di fatture inviate e più di 60 milioni  ricevute.

Nello stesso anno, sono state 550.000 le aziende e i professionisti che si sono affidati alla Fatturazione Elettronica di Aruba, con oltre 10.000 commercialisti che ne hanno gestito le fatture tramite i software di Aruba.

Numeri che si inseriscono in un quadro nazionale altrettanto positivo: secondo i dati riportati dall’Agenzia delle Entrate, infatti, nel 2019 sono state più di 2 miliardi le fatture transitate attraverso il Sistema di Interscambio in formato elettronico (per la precisione 2.054.000.000).

Interessante notare come il 55% di questi scambi abbia riguardato rapporti B2B quindi tra possessori di partita IVA, il 44% delle fatture elettroniche sia stato emesso per i consumatori finali senza Partita IVA e solo il restante 1% abbia interessato la fatturazione rivolta alla Pubblica Amministrazione.

Secondo Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba, “si tratta di un’innovazione tecnologica che, seppur imposta per legge, è stata sfruttata in modo intelligente da aziende e professionisti per migliorare i propri processi. Uno strumento che, al fianco di altri come la PEC o la firma digitale, consente di ottimizzare molte operazioni di routine e di tipo amministrativo, facendo risparmiare tempo e denaro.”