Enel X si è lancia nel mondo FinTech attraverso la sua business line “Enel X Financial Services” ed il supporto di Tink, la piattaforma di open banking svedese che mette a disposizione la propria tecnologia di personal finance management per consentire all’azienda di sviluppare soluzioni finanziarie digitali rivolte ai propri clienti in Italia e in Europa.
Ne abbiamo parlato con Marie Johansson, Country Manager di Tink in Italia e Matteo Concas, Head of Global Financial Solutions di Enel X.
Enel X: Financial Services ed App
Enel X Financial Services è una delle 5 business linee di Enel X. Dedicata ai servizi finanziari, a partire da quelli di pagamento e bancari, è un istituto di moneta elettronica autorizzato dalla Banca d’Italia, nato con l’obiettivo di offrire un servizio ancor più integrato per il cliente finale, che includa quindi il mondo pagamenti.
La partnership appena annunciata rappresenta una scelta strategica che porterà Enel X Financial Services in una posizione ottimale per soddisfare le crescenti aspettative dei clienti sui servizi digitali smart.
Concretamente, questa partnership porta alla nascita dell’App Enel X Pay, che sarà lanciata nelle prossime settimane e di cui ci ha parlato Concas:
Stiamo per lanciare la nuova app “Enel X Pay” – alimentata dalla tecnologia Tink – grazie alla quale vogliamo far crescere la relazione con il target famiglia e quindi integrare i servizi di pagamento per facilitare la vita dell’individuo, dal pagamento della bolletta fino alla gestione dei propri risparmi. Volendo essere un partner a tutto tondo, abbiamo guardato all’opportunità di allargare l’offerta, cogliendo la disruption del FinTech per offrire anche servizi di pagamento.
Tecnologia Tink
Ma in concreto quale tecnologia la alimenterà? Ce lo ha spiegato Johansson:
Stiamo fornendo ad Enel X un coach finanziario, anche conosciuto come PFM, che dà la possibilità agli utenti di Enel X Pay di capire e gestire le proprie finanze. Inoltre, propone consigli personalizzati per incentivare delle buone abitudini finanziarie. La nostra collaborazione prevede anche la fornitura di soluzioni di open banking, nello specifico quelle di Account Aggregation. Grazie alla nostra tecnologia, tutti i clienti di Enel X avranno un’interfaccia unica – quella dell’App di Enel X Pay – a cui accedere per avere una supervisione di tutte le proprie finanze familiari.
Quello di Tink è un brand nato oltre 8 anni fa, l’esperienza infatti è stato uno dei motivi che ha dato il via alla partnership.
Infatti, ha continuato Johansson, le soluzioni Tink di Personal Finance Management ed Aggregazione dei conti e dati finanziari nascono nel 2012 in Svezia: sono 8 anni che lavoriamo su questi prodotti, per migliorarli e renderli i migliori sul mercato.
Il nostro PFM è un vero advisor e non una dashboard statica, strutturato per cambiare le abitudini delle persone. Abbiamo potuto iniziare prima degli altri, costruendo use cases da tutto il mondo e portando il modello svedese in nuovi mercati. Essere un player internazionale, è stato quindi per noi un altro vantaggio competitivo, in quanto ci ha dato la possibilità di accedere a grandi quantità di dati per sviluppare il nostro prodotto.
Concas conferma: “si tratta di un player leader nel mondo dell’open banking da anni, un solido partner europeo e, non per ultimo, quello più innovativo, tanto da permetterci di avere un set di servizi quali PFM, Account Aggregation e soprattutto di engagement personalizzati per ciascun cliente, cose che lo rendono superiore rispetto ai suoi competitor”.
La tecnologia è un punto di forza importante dell’azienda. Grazie a Tink siamo riusciti a fare un’implementazione estremamente “semplificata”, lavorare ad un’integrazione in una nuova app costruita da zero ci ha permesso di velocizzare non solo la partenza ma anche in futuro il roll out delle nuove feature. Solo una società altamente tecnologica basata su API poteva aiutarci in questo modo.
Open banking
Anche Enel, dunque, nel grande mondo dell’open banking. Ma qual è lo stato dell’arte a riguardo in Italia? Per Tink si tratta sicuramente di un mercato in positivo e lo dimostra il fatto che negli ultimi anni la consapevolezza sulla tematica “open banking” sia cresciuta notevolmente.
“Come si evince da uno dei nostri recenti report, in Italia, quasi due terzi degli intervistati (63,3%) indica l’open banking come un’opportunità per la propria azienda; a fronte di una media europea del 58,6%. Questo atteggiamento positivo nei confronti dell’open banking è la prova dell’incredibile lavoro che le aziende hanno svolto per rispettare le scadenze normative. Tuttavia c’è ancora tanto da fare prima di poterne sfruttare pienamente i benefici e tanto da fare per quanto riguarda la compliance della PSD2”.
Ora che la digital transformation è così centrale nei business di tutta Europa, è il momento dell’open banking e questa rivoluzione non è che all’inizio.