PayPlug è la soluzione di pagamento online pensata espressamente per le piccole e medie imprese, adatta sia ad e-merchants in cerca di servizi che abilitino esperienze d’acquisto di valore, sia a PMI che si affacciano per la prima volta al commercio elettronico e sono in cerca di soluzioni efficaci e di immediato utilizzo per il loro negozio online.
Parte di Natixis Payment Solutions all’interno di Groupe BPCE (secondo gruppo bancario in Francia), PayPlug si sta rivolgendo al mercato italiano con una struttura dedicata. Ne abbiamo parlato con Mirella Bengio, Country Manager Italy di PayPlug, per capire quali opportunità ci siano, soprattutto in questo particolare periodo, per le PMI italiane che puntano all’e-commerce.
Perchè Payplug ha deciso di rafforzare la sua presenza in Italia?
PayPlug indirizza il mercato italiano già da diversi anni con un team commerciale, ma ha deciso di rafforzare la propria presenza in Italia con una struttura dedicata, per essere più vicino ai clienti e ai partner che fanno parte dell’ecosistema e-commerce.
In particolare, la struttura prevede figure che si occuperanno di realizzare e gestire le collaborazioni con le Web agencies che spesso sono il primo canale a cui si rivolge una piccola e media impresa quando decide di rafforzare la propria presenza online e sviluppare un progetto di e-commerce. Il team, oltre al marketing e a figure commerciali, prevede un customer care e un team di analisi rischio dedicato ai merchant italiani. Appena possibile, passata l’emergenza che stiamo vivendo, contiamo di aprire anche un ufficio a Milano, all’interno dell’area fintech, dove saranno basati le figure commerciali e chi gestisce le partnership.
Quali sono le soluzioni che caratterizzano la vostra offerta?
La nostra offerta è stata pensata e concepita al 100% per le PMI che spesso non hanno al loro interno figure con grandissime competenze tecniche e di sviluppo. Le nostre soluzioni sono infatti caratterizzate dalla semplicità sia per i merchant, che possono installare a livello “plug and play” funzionalità di pagamenti digitali e personalizzare le pagine di pagamento per renderle coordinate con il look and feel del sito, sia per i consumatori che possono acquistare in maniera semplice e sicura con la miglior esperienza d’acquisto. La sicurezza è infatti un altro elemento fondamentale della nostra offerta. PayPlug permette di ridurre le frodi grazie all’attivazione o disattivazione in un solo click della sua tecnologia proprietaria Smart 3-D Secure, che assicura l’attivazione intelligente del 3-D Secure in base ad un algoritmo che calcola il rischio stimato della transazione, limitando gli abbandoni del carrello. In questo modo riusciamo a garantire un giusto equilibrio tra un’esperienza d’acquisto semplice e piacevole per il consumatore e la sicurezza, a tutela sia dell’utente che del merchant.
Inoltre, asset dell’offerta di Payplug, è il supporto al cliente. Soprattutto per le piccole e medie imprese è fondamentale sapere di poter contare su un partner vicino e presente, in grado di guidarle nella scelta dei parametri di sicurezza da implementare in base al valore medio dello scontrino online e il livello di rischio.
Dal vostro osservatorio quali sono le sfide e le resistenze maggiori che le imprese di piccole e medie dimensioni hanno solitamente nell’investire in un progetto di e-commerce?
Le piccole e medie imprese, che sono molto brave nel loro mestiere, a volte non hanno conoscenze tecniche e spesso aprire un di e-commerce può spaventarle. Avviare un negozio online vuol dire calcolare tutti i rischi legati a logistica e trasporto, avere un marketing efficace, una piattaforma facile da usare e un servizio customer all’altezza. Inoltre, l’immagine con cui ci si presenta ai clienti è fondamentale: il sito deve essere affidabile e in grado di coinvolgere il consumatore, facile da navigare, anche da mobile, e offrire un’esperienza d’acquisto soddisfacente in tutti i passaggi, dalla ricerca dei prodotti, al carrello fino al pagamento che deve essere sicuro e allo stesso tempo in linea con il resto del sito. Molti sottovalutano quest’ultimo passaggio, ma diverse ricerche di mercato hanno dimostrato che molti clienti abbandonano il carrello proprio in questa fase, prima di aver effettuato la transazione perché indirizzati su una pagina diversa, impersonale rispetto al sito del negozio e hanno paura della sicurezza, oppure perché il processo di registrazione e le informazioni richieste per effettuare il pagamento sono troppo lunghe e complicate.
Quali sono i tre consigli principali che vorreste dare a un piccola e media impresa nel realizzare un progetto di e-commerce e nell’ambito dei pagamenti digitali?
Usare una piattaforma semplice e intuitiva per il merchant e per il cliente finale con la consapevolezza che ogni dettaglio è importante per offrire la miglior esperienza d’acquisto e fidelizzare il cliente. È altresì importante preparare un business plan e assicurarsi di avere abbastanza stock per affrontare le vendite online. Un aspetto da non sottovalutare legato all’e-commerce è la logistica, per recapitare in tempi brevi e certi la merce acquistata.
Il consiglio è quello di offrire al consumatore la possibilità di pagare in maniera diversa, per soddisfare le sue reali esigenze.
Il commercio elettronico è cresciuto in maniera esponenziale soprattutto in questo periodo di fronte all’emergenza coronavirus con la maggior parte delle persone a casa che comprano online. Come le PMI possono sfruttare questo trend? E’ destinato a durare?
La digitalizzazione e il commercio elettronico sono un trend in atto da tempo, basti pensare che nel 2019 la crescita del commercio online è cresciuta del 15% rispetto all’anno precedente. La difficile situazione che stiamo vivendo ha accelerato ulteriormente questa tendenza e ha avuto il merito di avvicinare al commercio elettronico anche nuove fasce di pubblico. Credo sia un trend che le PMI devono capitalizzare e comprendere le opportunità che la vendita online può offrire loro anche in seguito, per raggiungere un pubblico potenzialmente più vasto e competere su più larga scala. Oggi per investire in un progetto di e-commerce non è necessario essere grandi esperti, ma bisogna usare gli strumenti che permettano al merchant di realizzare un sito di e-commerce in tempi rapidi: creare una vetrina per esporre i prodotti e metodo di pagamento rapidi e sicuri e strutturarsi per le spedizioni.
Credo che questo trend sia destinato a durare, non solo perché non si ha la certezza di come andranno le cose nei prossimi mesi, ma anche perché nuovi consumatori, come persone anziane, hanno imparato a comprare online, e ad apprezzare la facilità e la comodità dell’e-commerce.
Secondo voi ci saranno in futuro ripercussioni anche sugli acquisti al dettaglio?
L’e-commerce ha messo a dura prova il commercio al dettaglio già da vari anni in tutto il mondo; la vera sfida, ancora più per il futuro, sarà creare nei punti vendita fisici esigenze d’acquisto diverse, con servizi personalizzati che coinvolgano maggiormente gli utenti creando soluzioni di continuità tra retail e commercio online, in una logica di esperienza d’acquisto omnicanale. Questa emergenza sanitaria richiede un’organizzazione del commercio completamente nuova, con abitudini di acquisto che cambieranno e quindi anche i diritti dei clienti saranno da rivalutare. Il commercio fisico cambierà anche per via delle nuove misure di sicurezza da adottare – distanze da mantenere, orari diversi ecc…; con l’e-commerce i clienti potranno acquistare comodamente da casa, ma anche in questo caso la questione dei resi e delle spedizioni sarà da rivalutare.