Dare il via a corsi di formazione 4.0 a beneficio del personale rappresenta una priorità per un’impresa su tre, pronta a investire sull’acquisizione di nuove competenze da parte dei dipendenti nell’arco dei prossimi dodici mesi.
Secondo quanto emerso dagli esiti del test di autovalutazione sulla maturità digitale SELFI 4.0 svolto online da quasi 15mila imprese, attraverso i Punti impresa digitale (PID), sono proprio le imprese impegnate nella formazione a vantare la maggiore maturità digitale, mentre le restanti 10mila imprese che non hanno ancora promosso attività formative specifiche mostrano un certo ritardo nell’avanzamento del processo di digitalizzazione.
=> SELFI4.0: test di valutazione digitale per PMI
Per quanto riguarda i contenuti della formazione 4.0, per sei imprese su dieci le tecnologie soft devono essere al centro delle iniziative formative: cybersicurezza, e-commerce e cloud seguite dai sistemi di gestione e analisi dei dati che riguardano i Big data e l’interscambio di dati tra sistemi informativi, le tecnologie hardware come la robotica, la realtà aumentata e la realtà virtuale.
La formazione digitale, inoltre, ha coinvolto soprattutto i vertici aziendali come dirigenti e manager (62%), responsabili di processo (57%) e solo in misura minore gli operai e gli addetti ai processi di produzione (30%).
Occorre iniziare una nuova fase che incoraggi la formazione per disporre di figure qualificate capaci di cogliere appieno i vantaggi di questa trasformazione digitale – commenta il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. – Le Camere di Commercio supportano le imprese in questo percorso e, per questo, loro stesse hanno avviato 3 anni fa un programma formativo, che è già diventato una best practice in Europa, coinvolgendo 600 dipendenti camerali sui temi dell’innovazione, 275 dei quali hanno ottenuto la certificazione sulle competenze digitali.