Mercato in crescita in termini di fatturato e investimenti delle aziende: tra non molto non sarà più fantascienza entrare in un negozio e fare acquisti utilizzando la realtà aumentata, ma il retail non è l’unico settore di applicazione di queste nuove tecnologie. Sono alcune delle evidenze emerse nel corso di EICS – European Immersive Computing Summit, l’evento internazionale dedicato alle tecnologie immersive (27-28 giugno, Venezia), organizzato da Uqido.
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Innanzitutto, le stime. Entro il 2022, in base al report di Gartner The Future of Immersive Experience, a livello internazionale il 70% delle aziende avrà sperimentato soluzioni immersive destinate ai clienti o all’azienda stessa, mentre il 25% le avrà impiegate a fini produttivi.
IDC stima per quell’anno un tasso di crescita medio annuo dei ricavi pari al 74%: la spesa totale per prodotti e servizi di AR e VR passerà da 1,06 miliardi di dollari nel 2017 a 16,84 miliardi di dollari nel 2022. I settori applicativi di maggior crescita: retail online (con crescita media annua del 151%), terapie per la riabilitazione fisica (+124%), logistica e spedizioni, diagnostica medica, educazione (ricerche in laboratorio e sul campo), internal videography.
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L’EICS di Venezia è stato occasione per sperimentare diverse soluzioni di realtà aumentata e per entrare nel vivo del dibattito internazionale.
Giuseppe Abbamonte, Direttore per la Politica dei Media della Commissione Europea, sottolinea l’importanza di creare opportunità per sviluppare una leadership europea nel campo dei contenuti immersivi grazie alla realtà virtuale, aumentata e mista, puntando in particolare su cultura e creatività. Si tratta di due settori importanti per l’economia europea, con un mercato di circa 7 milioni di impiegati e 2,5 milioni di aziende.
In definitiva, spiega Pier Mattia Avesani, co-founder e CEO di Uqido, «queste tecnologie rappresentano un elemento chiave per la competitività», e le imprese iniziano ad accorgersene. «La strada è ancora lunga e non sarà rapido il processo di transizione delle aziende italiane a un modello di business che tenga in considerazione i vantaggi delle tecnologie immersive.
Tuttavia, la direzione è quella giusta e grazie a EICS, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, siamo in grado di mostrare casi concreti di come si possano migliorare processi aziendali e abitudini quotidiane delle persone attraverso l’applicazione di realtà virtuale e aumentata».