Per il 18% degli italiani la possibilità di accedere al conto bancario tramite canale telefonico rappresenta un’opportunità utile da sfruttare, una percentuale ancora esigua considerando la vasta offerta di soluzioni vocali basate su AI e machine learning che sono in grado di garantire sicurezza, accuratezza e comprensione del linguaggio.
Secondo Spitch, azienda internazionale specializzata nello sviluppo e implementazione di soluzioni di tecnologia vocale, in Europa il settore bancario sta compiendo non pochi passi in avanti dal punto di vista tecnologico.
I trend attuali segnalano la crescente implementazione di soluzioni da parte di importanti player europei che possono favorire una migliore customer experience, best practice applicabili anche per il mercato italiano: si spazia dalla verifica biometrica integrata nel video banking, molto apprezzata dagli utenti perché permette di instaurare una comunicazione diretta, da remoto o in filiale, in speciali aree riservate, fino all’applicazione delle tecnologie NLP / NLU e della RPA (Robotic Process Automation) al segmento del recupero crediti “soft”.
Per quanto riguarda il Mobile banking e i pagamenti digitali, inoltre, le tecnologie vocali hanno sono protagoniste di implementazioni efficaci e innovative: un esempio è l’interfaccia utente vocale (VUI) applicata al mobile wallet della banca, che consente al cliente di “dettare” allo smartphone le proprie richieste anziché digitarle.
Il commento di Piergiorgio Vittori, Country Manager Italy di Spitch:
Accendiamo la tv con una parola, e acquistiamo con un click: vogliamo la stessa facilità di utilizzo quotidiano anche nei rapporti con la nostra banca e con il suo call center.Gli utenti esigono massima sicurezza e precisione, oltre a un’esperienza rapida e fluida. Le tecnologie vocali, nelle loro applicazioni business più avanzate, garantiscono tutti questi requisiti: finalmente il banking sta prendendone atto anche in Italia.