Gli strumenti di videoconferenza in grado di favorire la collaborazione a distanza non rappresentano più una risorsa di nicchia. Un cambiamento trainato dai Millennials nelle aziende ma non solo. Come sottolinea Vito Mariella di Allnet.Italia, l’introduzione del Cloud ha rivoluzionato i sistemi di UCC, abbattendo i costi delle soluzioni professionali.
=> Videoconferenze vs trasferte
Molte aziende stanno dunque riorganizzando gli ambienti di lavoro, tenendo anche conto dell’aumento del lavoro flessibile e creando postazioni mobili come le “Huddle Room”: spazi di collaborazione pensati per piccoli team e destinati a riunioni, call e videoconferenze. Basta un PC, con client software a cui collegare tramite porte USB una webcam e uno speakerphone (dispositivo da tavolo che integra microfono e altoparlante). Diverse le soluzioni sul mercato: da pacchetti che comprendono hardware e gestione del servizio cloud, a soluzioni di videoconferenza in abbonamento annuale o in pacchetti prepragati.
Per una sala meeting molto grande serve invece un Endpoint dotato di monitor, microfono da tavolo e telecamera professionale, per assicurare la visione completa dell’ambiente, gli zoom e i primi piani. I costi variano in relazione alla tipologia di impianto e di prestazione.
I sistemi di videoconferenza cloud based offrono diversi vantaggi, consentendo di centralizzare e implementare applicazioni di Unified Communication & Collaboration in modo semplice. L’elevata scalabilità, inoltre, permette di modulare l’impianto in base alle singole necessità, mentre sono numerosi i servizi aggiuntivi come lo streaming o la registrazione, risorse combinate in un’unica piattaforma (come WhatsApp, Skype) grazie a un partner unico che fornisce soluzioni Cloud All-in-one.