Entro Natale il servizio UberTaxi sarà attivo nel capoluogo piemontese, iniziativa che si affiancherà ai servizi analoghi già attivi a Torino offrendo tuttavia opportunità in più ai tassisti e alla clientela. Attraverso UberTaxi sarà possibile richiedere corse con normali taxi dalla App Uber, successivamente anche utilizzando un’opzione ad hoc su Google Maps.
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Offriremo ai taxisti un modo semplice per ottimizzare le loro ore di lavoro – ha affermato Carles Lloret, General Manager per il Sud Europa di Uber – avvantaggiandosi dei tempi morti per prendere più corse, riducendo l’inquinamento e gli sprechi. Garantiamo sicurezza, trasparenza e flessibilità, perché gli autisti potranno decidere di tenere acceso o spento Uber quando lo desidereranno.
Uber Taxi potrebbe offrire anche un’assicurazione aggiuntiva (AXA) e un sistema di accrediti flessibile, consentendo ai passeggeri di pagare con carta di credito, carte prepagate, PayPal e, in futuro, anche contanti.
La reazione di Federtaxi all’arrivo di UberTaxi a Torino non ha tardato ad arrivare:
Con Uber siamo stati in guerra fino a poco tempo fa, non ci fidiamo di loro e non accetteremo accordi, neppure se fossero molto convenienti – ha dichiarato Massimo Zappaterra, presidente del comitato Federtaxi Piemonte. – Ad oggi lavoriamo con una cooperativa e due Srl, una di queste è Mytaxi che chiede una percentuale sulla corsa pari al 7%. Nel caso in cui Uber abbassasse la percentuale io e altri miei colleghi continueremmo a rifiutare qualsiasi collaborazione. Le promesse può farle chiunque, ma il passato non si cancella. Chiedere scusa ora ha poco senso, abbiamo perso molti soldi tra scioperi e cause in tribunale, Uber ci ha fatto solo patire.