Mentre nella Silicon Valley gli investitori faticano a trovare startup innovative capaci di offrire servizi veramente utili (lo sostiene sul Wall Street Journal Cristopher Mims), in Italia vantiamo casi di eccellenza. Su che tipo di servizi si basano? Tra i tanti esempi, possiamo segnalare quelle che mirano alla semplificazione e alla maggior accessibilità per gli utenti per la connessione a Internet con i loro dispositivi.
Ecco alcune realtà nostrane che si sono distinte in questo senso:
Wiman è una startup pugliese che ha realizzato un sistema per connettersi gratuitamente alle reti wi-fi di esercizi commerciali senza password, grazie agli account Facebook e Google+ posseduti dagli utenti. I proprietari di negozi e locali possono acquistare il router, e mettere a disposizione la rete ai loro clienti in modo molto immediato, grazie ai profili social con cui sono registrati.
La società trentina Futur3, permette invece di connettersi gratuitamente ad un un hot spot dopo una prima registrazione con username e password, grazie a Free Luna. Le antenne installate dalla società permettono di irradiare il wi-fi fino a 150 metri: i clienti e gli utenti degli enti locali non pagano nulla, mentre i costi sono sostenuti dai possessori degli esercizi commerciali e dalle pubbliche amministrazioni, in relazione all’ampiezza dell’area di copertura.
Sono idee semplici ma utili quelle che stanno decretando il successo di aziende come Futur3 e Wiman. Inoltre stanno cavalcando un trend positivo, perché i punti di accesso aperti al pubblico sono raddoppiati in due anni, da 5.000 circa a 10.180, di cui il 64% sono gratuiti per gli utenti.
Sicuramente anche lo sviluppo della banda larga italiana, se pur ancora in ritardo rispetto ai Paesi europei tecnologicamente più evoluti, faciliterà la nascita e lo sviluppo delle aziende più innovative.