L'ultimo rapporto Assintel 2012 non lascia grandi dubbi: anche l’Information Technology tradizionale sta seguendo il trend recessivo generale, anche se alcune aree sono in controtendenza: Tablet, Cloud Computing, Social Media e Mobile.
Quest’anno la contrazione di mercato IT ha mostrato un tasso di decrescita del 3,2%, un dato assai peggiore rispetto alla media Ue (-0,9%) e distante anni luce dal +4,1% della Germania. Unici settori in controtendenza, cloud computing (+57,8%)e tablet (+52,1%).
Quindi la fotografia del Paese mostra una impennata attiva della Consumerizzazione IT.
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Il dato interessante è l’ambito PA: Web 2.0 e terminali mobili stimolano la partecipazione dei cittadini.
Le persone si digitalizzano dunque. Ma altrettanto non si può dirsi per le infrastrutture, che dovrebbero abilitare la tanto attesa rivoluzione digitale che in Italia stenta a decollare. Internet vale il 3% del PIL italiano, ma manca un adeguamento infrastrutturale alle nuove dinamiche dettate dal web, che mortifica le ambizioni delle PMI italiane.
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Un'altra indagine Nextvalue valuta in quasi 3 miliardi di euro la perdita economica accumulata dal 2008 ad oggi, e quota in 19.006 milioni di euro il risultato complessivo del mercato IT nel 2012. Nello specifico, l’Hardware segna -9,4% a causa del crollo dei Netbook (a -59,2%) e dei PC Desktop (a -33,6%). Non vanno bene neanche i Sevizi , pesantemente in rosso con un calo del 3,8%. La Formazione che registra un ulteriore calo de 4,2%.
Anche i settori pubblici, risentendo della Spending Review, non investono in IT e tagliano fondi per un 10,8% negli enti centrali e un 8% quelli locali. Male anche Industria (-5,1%) e Commercio (-4,5%), mentre le piccole e micro imprese lasciano sul terreno, rispettivamente, l'11,4% e il 16,4%.
I settori che mostrano segno positivo sono i verticali Consumer (+1,8%), TLC/Media (+1,3%) e Assicurazioni (+1,2%). In lievissima crescita il Software (+0,8%) con picchi particolarmente positivi per la Business Intelligence di nuova generazione (+3,7%) e il Process & Content Management (+4,1%).
=> Scopri l’Agenda digitale italiana
Sono indubbiamente necessari interventi veloci e consistenti e se il decreto sull'Agenda digitale italiana è un primo passo, è altrettanto necessario controllare gli avanzamenti di tutto l'impianto affinché possa diventare presto una realizzazione tangibile e non solo un esercizio di pensiero e di intenti.