Provato per voi l’Apple MacBook

di Filippo Vendrame

Pubblicato 31 Ottobre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

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Devo dire la verità , dopo aver chiuso il nuovo Apple MacBook – gentilmente preso in prestito da un amico per consentirmi una “prova su strada” – avevo già  voglia di portarglielo via.
Ma andiamo per gradi e cerchiamo di analizzare con cura ogni aspetto. Già , perché tutti i particolari – sia tecnici che estetici – sono stati curati in maniera quasi maniacale, tanto da far impallidire il mio vecchio notebook da 17 pollici e da 4Kg….

Estetica e funzionalità 
Il MacBook mi ha davvero impressionato, non tanto per l’ovvia leggerezza (solo 2Kg circa) ma per l’elevata qualità  costruttiva.
Avevo letto del nuovo procedimento costruttivo che permetteva di realizzare il “guscio” del notebook in alluminio in un unico pezzo, ma devo dire che se non l’avessi toccato dal vivo difficilmente ci avrei creduto. La sensazione al tocco è quasi di indistruttibilità . Non flette, non scricchiola e da un tocco di classe all’insieme. Tanto di cappello dunque.

Prima accensione
Abituato ai tempi biblici dei sistemi operativi Microsoft devo dire che Leopard è davvero veloce e, in quest’ultimo MacBook, ancora di più rispetto al vecchio modello. In ogni caso, l’attesa è davvero limitata.

Primo impatto ed usabilità 
Il desktop è molto linux style, e ricorda un po’ alcune icone dell’iPhone (il che è ovvio). Lo schermo “lucido” dà  buona prova di sè e lo schermo (di soli 13 pollici) è sufficiente per una visione completa e senza sforzi. vista.

Un leggero shock arriva nell’uso del nuovo touch pad senza pulsanti. All’inizio ho fatto fatica ad abituarmi, sentivo che mi mancava il pulsante classico e la grande superficie del touch pad a volte andava a cozzare con il polso causandomi qualche problema d’uso. Sarà  questione d’abitudine… in ogni caso si può sempre usare il mouse.

Il sistema operativo risponde bene: è molto veloce e, sebbene non lo conosca molto, in poco tempo ci si orienta senza grossi problemi. Ho provato ad installare OpenOffice 3 e tutto è filato liscio e senza problemi di sorta.

Anche la navigazione web tramite browser Safari è molto fluida ma, in alternativa, possiamo sempre scaricare ed usare Firefox.
Autonomia di particolare rilievo: dopo un paio d’ore di utilizzo misto (rete wireless, navigazione, smanettamenti vari), la batteria era ancora al 65%.

Conclusioni
Tutto bene dunque, un primo contatto davvero molto positivo. Ho simulato una normale attività  d’uso tipica di Windows e mi sono trovato davvero molto bene con questo MacBook, che mi ha stupito per velocità  e qualità  del sistema operativo.

Ovviamente il MacBook di questa prova è sopratutto adatto alla mobilità  visto il peso leggero, gli ingombri minimi e lo schermo da 13 pollici. La versione utilizzata era quella base e, dunque, immagino che il MacBook Pro possa dare ulteriori soddisfazioni.

Il prezzo: è l’unica vera pecca, in quanto davvero alto anche se in parte giustificato dai contenuti. In un periodo in cui vanno di moda i Pc ultra portatili a basso costo (e con la crisi economica mondiale) ci troviamo di fronte ad un computer che costa davvero troppo.