A distanza di un mese dal trionfale battesimo della nuova creatura di Steve Jobs, Lenovo è pronta a presentare la sua risposta al MacBook Air: il ThinkPad X300.
Il lancio ufficiale, secondo Business Week, è previsto per il 26 Febbraio, ma da qualche giorno circolano già molte informazioni in merito al nuovo modello ultra-sottile dell’azienda che nel 2005 ha acquisito la divisione Personal Computer di IBM.
La partita sembra riguardare solo il segmento medio-alto del mercato dei notebook: infatti i prezzi dei due modelli vanno dai 1800 ai 3000 dollari (1200/2000 euro). Ma in realtà su questo terreno si possono già osservare le innovazioni di un futuro molto prossimo. Confrontiamo dunque le caratteristiche dei due portatili.
In questo caso è necessario innanzitutto guardare “l’involucro”, che è la novità più evidente dei due modelli. Per quanto riguarda lo spessore totale, il MacBook Air è più sottile del ThinkPad X300: 19,3 millimetri contro 23,3. In quanto a peso, i due notebook sostanzialmente si equivalgono: la bilancia si ferma intorno ai 1350 grammi. Lo schermo è per entrambi da 13,3 pollici, ma quello della Lenovo offre una risoluzione più elevata. Il design è tradizionalmente un punto di forza della Apple, mentre è tradizionalmente un punto di debolezza della Lenovo. E si vede.
Passando alle caratteristiche tecniche dell’hardware, entrambi i notebook montano un Intel Core 2 Duo(da 1,2/1,4 GHz montato sul ThinkPad; da 1,6/1,8 GHz montato sul MacBook Air), una RAM DDR2 da 2GB e una scheda Wi-Fi 802.11n. Il ThinkPad X300 può vantare inoltre un lettore DVD, una porta Ethernet (dispositivi clamorosamente assenti sul MacBook Air) e 3 porte USB (contro una sola del rivale). La memoria secondaria è affidata a un disco rigido a stato solido da 64GB: un po’ pochi a confronto degli 80GB del MacBook Air che però monta un hard disk tradizionale (quello a stato solido, da 64GB, è opzionale).
Infine i prezzi: il ThinkPad X300 viene proposto a 2700/3000 dollari, mentre il portatile della Apple è decisamente più conveniente, con prezzi a partire dai 1800 dollari (che però possono arrivare fino a 3100).
La sfida è dunque lanciata. Sarà interessante osservare e capire nei prossimi mesi se i consumatori privilegeranno il design, l’esclusività e le scelte tecniche azzardate di Apple, o il mix di innovazione e tradizione (anche se a costi decisamente superiori) di Lenovo.
Ma è molto più interessante analizzare il percorso che il mercato dei notebook – ormai più significativo di quello dei desktop in termini di innovazione – sta intraprendendo. Infatti questi due modelli di fascia alta rappresentano gli apripista di un strada che presto altri produttori seguiranno. Una strada in cui contano caratteristiche quali il peso e le dimensioni, elementi sui quali l’innovazione tecnologica nel campo dei processori e delle memorie secondarie può apportare significativi miglioramenti. Inoltre è ormai chiaro che i “vecchi” hard disk a piatti girevoli lasceranno il posto a quelli a stato solido; d’altra parte anche l’Asus EEE – il portatile “low cost” – ha adottato questa soluzione.
Insomma prepariamoci, nei prossimi 18/24 mesi (seguendo l’ormai classica legge di Moore), alla diffusione di notebook sottili come cartellette da ufficio, silenziosissimi e, ovviamente, più veloci di quello su cui attualmente lavoriamo.