Mini how-to: scegliere, creare e gestire il proprio server aziendale

di Dario Freddi

Pubblicato 4 Dicembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

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Al giorno d’oggi quasi tutte le aziende hanno un server di loro proprietà , e anche su questo blog abbiamo spesso dedicato attenzione a questo componente hardware, che allo stato attuale delle cose si sta rivelando fondamentale e ha una gamma estremamente vasta di utilizzi.

Tuttavia, tra chi vorrebbe avere un server o ne ha uno gestito esternamente, sono spesso in molti quelli che non sanno da che parte iniziare o come fare per ottenerne la gestione completa.

Mi sembra allora interessante scrivere qualche guida riguardante l’installazione – sia fisica che software – di un server, sperando possa esservi utile. In modo da chiarire le idee a chi ha intenzione di fare il grande passo.

Tenendo sempre in considerazione quanto scritto da Massimo qualche giorno fa, facciamo un mezzo passo indietro e ripartiamo da zero: la scelta della macchina.

Qualunque PC può funzionare da server, ma la scelta più intelligente è quella di una macchina costruita appositamente per questo utilizzo. Si tratta di infrastrutture specifiche, che sono spesso di dimensioni tali da entrare in un rack, simili a quella che vedete nello screenshot.

Dopo la scelta del formato, che dipende anche dallo spazio a vostra disposizione, viene la scelta dell’hardware che lo compone, che è importante sia sul piano economico che sul piano prestazionale. In genere i prezzi dei server coprono un range decisamente esteso: un server di basso livello può costare anche meno di 300€, mentre si va sopra i 10.000€ per un server di fascia altissima.

Per quanto riguarda questa scelta dovete valutare il carico che avrà  il vostro server: quali funzioni dovrà  espletare, quanti utenti dovrà  avere connessi in contemporanea, quali servizi dovrà  fornire.

Detto questo, ricordate che con poco più di 2000€ potete avere una macchina davvero molto potente, e che in ogni caso i server sono facilmente espandibili: passare da una configurazione di medio a una d’alto livello è possibile quasi sempre, permettendo al server di seguirvi in caso di ampliamento dei bisogni (corrispondente – perché no? – al successo del vostro business).

C’è poi un altro elemento da tenere in grossa considerazione: il vostro server rimarrà  sempre acceso, e la vostra linea elettrica dovrà  dare un’alimentazione direttamente proporzionale alla potenza della macchina, che spesso non è poca.

Se si spende qualcosa di più, si possono avere dei componenti ad alto risparmio energetico al posto di quelli tradizionali: l’aumento di spesa è spesso anche superiore del 50%, ma se si vede la cosa come un investimento a lungo andare i soldi spesi ritornano indietro. Con gli interessi.

Non ultimo, attenzione alla connessione del server. Infatti, qualunque macchina, anche la più potente, avrà  delle basse performance in accessi remoti se la connessione non è all’altezza. Quindi, considerate anche questo nella scelta hardware, soprattutto se il vostro server funzionerà  soprattutto da Webserver: è inutile avere una velocità  maggiore di quella che la nostra connessione ci consente di avere.

Bene, direi che con questi pochi consigli avete le basi necessarie per effettuare una scelta oculata: la prossima mini-guida sarà  sull’installazione e la configurazione del sistema operativo del nostro Server.